L’abbraccio di Milano al nuovo arcivescovo

Il cardinale Angelo Scola è stato accolto dal suo predecessore Tettamanzi, dal sindaco e dall'intera città. Un ingresso in più tappe nell'arcidiocesi
Duomo Milano

È arrivato in Duomo partendo da Malgrate, suo paese natale. Poi ha fatto sosta alla basilica di Sant’Eustorgio, per rendere onore al più antico luogo di culto cristiano in città, legato all’annuncio del Vangelo, ai primi battesimi, alla sepoltura dei martiri. Davanti alla basilica il cardinal Angelo Scola, nuovo arcivescovo di Milano, è stato accolto dal sindaco Pisapia e dal vicario episcopale della città, monsignor De Scalzi. Poi la visita alla chiesa insieme ai sacerdoti e ai fedeli della parrocchia. Qui l’arcivescovo ha incontrato i catecumeni dell’arcidiocesi, primi destinatari della sua parola, a rinnovare quella predicazione del Vangelo che fin dai primi secoli risuona in questo luogo. Secondo un’antica usanza, l’arcivescovo ha regalato alla basilica il proprio rocchetto e ha  ricevuto in dono un’urna con la terra del cimitero dei martiri. La santità della Chiesa ambrosiana è, visibilmente, il frutto di quel «tesoro nascosto nel campo» proclamato dal Vangelo di questa breve celebrazione.

 

Lasciata la Basilica, il corteo è partito verso il Duomo, dove è stato accolto sulla piazza dal vicario generale monsignor Redaelli e dal moderator curiae monsignor Zappa. Dopo aver ricevuto gli onori militari, il cardinale è stato accolto dal suo predecessore Tettamanzi, e con lui è entrato in cattedrale al suono delle campane. All’ingresso uno dei momenti più importanti, il “rito della soglia”: ovvero il bacio alla Croce capitolare di San Carlo, custodita nel tesoro del Duomo, seguita dalla presa di possesso dell’anello e del bastone episcopale del cardinale Borromeo. Poi l’inizio della messa e l’omelia sul sagrato verso i fedeli. A cantare, il coro e l’orchestra della Veneranda Fabbrica: l’inno principale è La nostra Chiesa, composto appositamente per l’occasione ed eseguito dalla cappella musicale della cattedrale. E mai eseguito prima.

 

L’arcivescovo, nella sua omelia, ha fatto riferimento a quanto su questo stesso tema aveva affermato a suo tempo il cardinal Montini, il futuro Papa Paolo VI. «Nel giovane Montini – ha affermato il cardinale – era ben chiara una convinzione: un cristianesimo che non investa tutte le forme di vita quotidiana degli uomini, cioè che non diventi cultura, non è più in grado di comunicarsi. Da qui – ha proseguito – il processo che avrebbe portato inesorabilmente alla separazione tra la fede e la vita cui il magistero di Paolo VI fece spesso riferimento, e avrebbe condotto al massiccio abbandono della pratica cristiana con grave detrimento per la vita personale e comunitaria della Chiesa e della società civile».

 

L’ingresso nella Chiesa ambrosiana del Cardinale Angelo Scola si svolge in più tappe, per sua stessa volontà: quello in Duomo è solo il primo momento. Infatti ne faranno parte integrante altre due iniziative, “L’arcivescovo ascolta le realtà sociali” e la visita nelle sette zone pastorali. Innanzitutto l’arcivescovo ha voluto  incontrare, ascoltare, confrontarsi con le varie realtà del mondo civile ed ecclesiale. Il primo appuntamento (martedì 27 settembre) sarà con “La fragilità”, ovvero con i rappresentanti di coloro che si impegnano nel sostegno alle persone più disagiate. Il secondo momento verrà dedicato a “La cultura e la comunicazione sociale”: il cardinal Scola incontrerà i rappresentanti del mondo ambrosiano della cultura e del giornalismo, giovedì 29 settembre. Il terzo momento sarà con “Il lavoro, l’impresa e l’economia” con i responsabili di questi mondi, martedì 4 ottobre. Un ultimo appuntamento con “La politica e le istituzioni” avverrà il 6 ottobre.

 

La seconda parte di questo suo ingresso sarà il viaggio del cardinale Scola nelle zone pastorali per incontrare i sacerdoti, i diaconi, i consacrati, i fedeli e gli operatori pastorali. Concluderà la visita alla zona pastorale I di Milano città martedì 8 novembre, con i presbiteri e i diaconi presso il Collegio San Carlo; e con le consacrate e i consacrati, con i Vespri, alle 18 Messa nella Basilica di S. Ambrogio. Seguirà alle 21 l’incontro con alcuni membri dei nuovi Consigli pastorali e operatori pastorali rappresentanti di ciascuna parrocchia con il saluto del vicario episcopale e il dialogo con l’arcivescovo presso l’Istituto Leone XIII.

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