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In profondità > Dialoghi

La religiosità dei primi cinesi secondo i testi di Stanislaus Lokuang

di Philipp Kung-Tze Hu

- Fonte: Nuova Umanità

L’Autore si propone di indagare la religiosità degli antichi cinesi rileggendo alcuni scritti dell’arcivescovo Lokuang, specialista nella filosofia cinese. In alcuni suoi articoli, l’arcivescovo prende in considerazione i primi tre libri cinesi: Shang-shu (Libro dei Documenti), Shi-jing (Libro delle Poesie) e Yijing (Libro dei Cambiamenti). Secondo l’indagine di Lokuang, questi libri mostrano la presenza nell’antica cultura cinese di una profonda e diffusa religiosità. Dai passi esaminati emerge un’idea molto chiara: gli antichi cinesi credevano in un Dio unico, la cui concezione è comparabile col concetto cristiano di Dio. Il risultato dell’indagine può essere utile in funzione della realizzazione delle mete proposte nella Dichiarazione sulle religioni non-cristiane del Vaticano II. Essa inoltre contribuisce a stabilire un ponte per il dialogo con il popolo cinese e a mostrare come i suoi antenati non sono stati dimenticati dalla rivelazione di Dio.

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