La passione educativa al servizio dei giovani

Celebrazioni per l'apertura dell'Anno accademico e i 90 anni dell'Università Cattolica di Milano.
Università Cattolica

Nella Basilica di Sant’Ambrogio, con una celebrazione eucaristica, l’Università Cattolica ha celebrato l’apertura dell’Anno accademico e festeggia 90 anni di storia. Nell’omelia il cardinale Tettamanzi ha sottolineato anzitutto la necessità di fuggire l’ipocrisia e di smascherare ogni tentazione di ambiguità e di falso protagonismo. «C’è una verità – ha affermato – da cercare e da trasmettere che è la verità della persona, nella sua dignità inviolabile, nella sua apertura al trascendente, nel suo sviluppo armonico ed integrale. Questa ricerca che anima il pensiero e lo studio, e che sostiene tutto l’insegnamento, deve condurre a fare verità su di sé e su questo tempo».

Insomma, l’Università non deve fornire solo una solida preparazione culturale, ma anche «saper introdurre all’ars vivendi, all’arte della vita sociale, sciolta dall’affanno della prestazione e dalla schiavitù dell’apparenza. Deve saper formare – ha aggiunto – delle coscienze libere e responsabili, capaci di giudizio critico e di sintesi sapiente su quanto avviene nel mondo».

La “mission” della Cattolica è stata sottolineata dal suo Rettore, Lorenzo Ornaghi, nel discorso inaugurale. In particolare Ornaghi si è domandato: «Quale cultura “cattolica” è indispensabile affinché la “visione cattolica del mondo” si incarni oggi in modalità di azione, talmente rilevanti da diventare essenziali e irrinunciabili per la realtà del tempo in cui viviamo?». Ancora il cardinale Tettamanzi, nel saluto in qualità di presidente dell’Istituto Giuseppe Toniolo di Studi Superiori, si è chiesto se la Cattolica possa a buon diritto definirsi oggi “Università dei cattolici” e ha risposto: «Dico di sì, perché l’Ateneo è, e vuole essere, sempre di più un servizio – umile, disinteressato e generoso – alla Chiesa e, dunque, ai cattolici, ed insieme a tutta la società. La Chiesa può certamente contare sulla “Cattolica” come grande istituzione che guarda e interpreta con rigore scientifico e apertura culturale la complessità del mondo contemporaneo e, allo stesso tempo, che vive come prioritario, anzi essenziale e irrinunciabile, il compito specifico della formazione e dell’educazione delle nuove generazioni».

 

Lorenzo Ornaghi ha sottolineato due gravi problemi della Cattolica: la condizione in cui versa il Policlinco “Agostino Gemelli” di Roma a causa dei «continui, micidiali colpi di un flusso decrescente e irregolare di risorse regionali» e «gli effetti perversi di quei provvedimenti dei governi, dal 2007 a oggi, che, con diversi “tagli tecnici lineari”, colpiscono in maniera irragionevolmente dura le Università non statali più di quelle statali, e fra tutte le non statali la nostra più delle altre».  Ha però sottolineato alcune tendenze positive, tra queste la crescita delle immatricolazioni, il moltiplicarsi dei rapporti di collaborazione con il mondo del lavoro e il sistema delle imprese e la partnership con prestigiose realtà accademiche internazionali.

 

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