La parola fa il “noi”

Secondo appuntamento della rubrica con "Il corpo dato per amore" di Città Nuova. Una riflessione di mons. Bonetti, autore del libro, sul dialogo come tessuto connettivo della coppia
Il corpo dato per amore

Quante volte ci sentiamo non compresi? Quante volte in un rapporto di coppia si genera sofferenza se non c’è dialogo o lo si gestisce male? E se a mancare fosse proprio quella scintilla che genera il rapporto, e cioè il dialogo? L’autore de Il corpo dato per amore per Città Nuova, mons. Renzo Bonetti, questo legame lo spiega con una sorta di "meditazione per due".

 

«La parola fa il “noi” di coppia. Parola dopo parola, gesto dopo gesto, tenerezza dopo tenerezza, il “noi” cresce nella sua bellezza e originalità proprio in forza della parola; è la parola il tessuto connettivo del “noi” di coppia, la trama che sostiene il “noi” di coppia. Donare e accogliere parola costruisce il “noi”, questa unità permanente che esiste tra lei e lui.

 

«Lei e lui non sono delle persone staccate che all’occasione si accostano, ma sono legati da un tessuto dai molti intrecci. La parola è ciò che dà forma a questo tessuto, che lo tiene vivo al punto che lui e lei possono abbracciarsi nella verità senza passare attraverso innumerevoli preamboli, perché quel tessuto di parola li unisce. E allora basta anche l’intesa di uno sguardo per arrivare a capirsi.

 

«Ma tanto la parola costruisce il “noi” di coppia, quanto la parola ha il potere di distruggerlo e, erodendolo o graffiandolo giorno dopo giorno, con colpi mortali, può arrivare anche ad annientarlo. La parola può diventare anche il logoramento costante della coppia e può, goccia dopo goccia, demolire radicalmente il “noi” che li intesseva, fino a lasciare le due persone totalmente isolate».

 

 

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