La festa degli italiani liberi

Al corteo degli ex partigiani organizzato a Milano ha partecipato anche la presidente della Camera, Boldrini, che ha detto: Questa è una festa viva. Festeggiamo la riconquista della libertà. E dopo i discorsi, tanti i pic-nic organizzati nei parchi cittadini
Pic-nic

C’era anche il presidente della Camera, Laura Boldrini, a Milano, al corteo per ricordare l’anniversario della liberazione, che con un gruppo di ex partigiani ha concluso la manifestazione in piazza Duomo, cantando con loro "Bella Ciao". Ma c’era anche un buon gruppo di giovani del Pd: loro portavano in corteo un giaguaro di peluche, per ricordare una delle tante infelici uscite di Bersani, in campagna elettorale, e ora per esprimere tutta la perplessità per l'ipotesi di un governo di larghe intese guidato da Enrico Letta.

«Con Letta non lo smacchiamo», ha spiegato uno dei giovani democratici milanesi, chiarendo il senso dell'iniziativa. Poi ci sono i politici nazionali, come Nichi Vendola, e il sindaco Giuliano Pisapia, mentre il governatore Roberto Maroni, è a Roma per le consultazioni con Enrico Letta per la formazione del nuovo governo.

Boldrini ha attirato l’attenzione delle migliaia di persone in corteo ed ha anche ricevuto i complimenti da un gruppo di donne:  «Brava Laura, buon lavoro, non farti influenzare», alle quali assicura ha detto: «Vi rappresenterò». Poi, dal palco in piazza Duomo parla dell'attuale situazione in Italia, dei giovani, degli anziani, degli imprenditori soffocati dalla crisi: «Nessuno deve essere lasciato solo, perché anche così si difende la democrazia e la democrazia ha bisogno costantemente di essere difesa» e chiede «l'abrogazione completa e definitiva del segreto di stato sul terrorismo: in un paese civile la verità e la giustizia non si possono barattare e calpestare». Poi un accenno, «ai giovani della primavera araba che hanno sfidato le dittature in varie parti del mondo e continuano a morire in nome della libertà. Alcuni vivono in casa nostra, che deve essere anche casa loro se crediamo nei principi e nella Costituzione».

Per Vendola: «Il 25 Aprile è una bussola, una legittimazione dell'Italia repubblicana». E a Grillo che aveva celebrato il funerale del 25 aprile dice: «Ogni giorno annuncia la morte di qualcuno o di qualcosa. Non so se gli giova questo ruolo di becchino planetario».

A questo proposito anche Boldrini interviene: «C'è chi parla del 25 aprile come di una ricorrenza stanca, vecchia. C'è anche chi ha scritto che è una festa morta. Vengano qui a Milano gli scettici, questa festa è più viva che mai, è la festa di tutti gli italiani liberi. Festeggiamo la riconquista della libertà».

Mentre la piazza si andava svuotando, i parchi cittadini, dal Lambro al Sempione al Parco Nord, si riempivano all’inverosimile di milanesi per il primo pranzo fuori porta. La bellezza degli alberi fioriti e dei prati verdi, accostati alla temperatura mite e al sole di mezza primavera, sono stati l’insieme di una coreografia davvero bella. Le tavolate, poi, alcune sotto i gazebi, altre sotto il cielo azzurro, guarnite di piatti a base di pesce e carne, il tutto rigorosamente cotto sulla brace, hanno dato il tocco finale a questo pic-nic di primavera. Anche a Milano!, E mentre le famiglie al completo occupavano ogni spazio disponibile, un numero “tracimante” di bambini con palloni, racchette, monopattini, biciclette correva lungo i sentieri per le gare di velocità.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

Il voto cattolico interessa

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons