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La F2 è azzurra: Fornaroli campione del mondo

di Noemi Di Benedetto

- Fonte: Città Nuova

Grande festa a Lusail. Dopo la Ferrari nel WEC, è il turno della Formula 2 con un talento tutto azzurro appena sfornato: il piacentino Leonardo Fornaroli

ph Lukas Raich per Wikipedia

Nato a Piacenza il 3 dicembre 2004, Fornaroli inizia a correre nei kart a 10 anni. I primi risultati importanti arrivano nel 2018 quando conclude al terzo posto il campionato italiano X30 Junior e nel 2019 quando arriva terzo anche al Trofeo Andrea Margutti.
Nel 2020 approda nella Formula 4 italiana con Iron Lynx, chiudendo nono con un podio a Monza. L’anno successivo si conferma come uno dei migliori talenti della serie con ben 7 podi e la prima vittoria a Misano. Nel 2022 Leonardo debutta nella Formula 3 europea e si fa notare come miglior rookie. È nel corso di questa stagione che il team Trident lo sceglie per il Mondiale FIA F3 e nel 2024 il piacentino conquista il titolo mondiale, diventando il primo italiano nella storia a riuscirci.
E arriva, quindi, immediatamente la chiamata della Invicta Racing per la Formula 2. La stagione inizia nel migliore dei modi per il pilota piacentino che nella gara inaugurale di Melbourne arriva subito al podio, preludio di un campionato dominato e vissuto stabilmente tra le prime posizioni fatta eccezione per i due ritiri, tra Spagna e Austria che sembravano poter complicare i sogni di gloria del pilota azzurro. Ma, lungi dal lasciarsi intimorire dall’intoppo dei due ritiri, Fornaroli risponde con una solidissima costanza: il rookie italiano, che mercoledì festeggerà 21 anni, conclude infatti la stagione d’esordio in F2 con ben 23 delle 25 gare nella top‑8, portando a casa 4 vittorie (tre Sprint Race e una Feature Race all’Hungaroring), 9 podi e due pole. Questa regolarità straordinaria, che ricalca quella vista in F3, in contrasto con gli alti e bassi dei rivali, gli ha permesso di prendere la leadership del campionato a Spa e, da allora, non lasciarla più, vincendo e convincendo, fino al coronamento del sogno iridato arrivato in Qatar.

Ed eccolo, quindi, trionfare a Lusail con “solo” un secondo posto in gara, dietro Victor Martins e davanti ad Alexander Dunne, che porta il piacentino a 211 punti totali nella classifica piloti, con ben 41 punti di vantaggio in classifica sul secondo, l’americano Jak Crawford. E a Lusail tanto basta per far risuonare l’Inno di Mameli perché il circuito entra nella storia del pilota piacentino come il giorno del suo primo, vero, capolavoro mondiale.

La storia e un futuro meritato

E l’impresa a Lusail è già nella storia del motorsport italiano, e non solo perché a soli 20 anni il pilota piacentino diventa il terzo italiano di sempre a conquistare il titolo nella serie cadetta dopo Giorgio Pantano (2008) e Davide Valsecchi (2012). E, dopo il trionfo in Qatar, Fornaroli entra nella ristrettissima cerchia di piloti capaci di vincere F3 e F2 in due stagioni consecutive, un’impresa riuscita negli ultimi anni solo al pilota Ferrari Charles Leclerc (2016-2017), il britannico della Mercedes George Russell (2017-2018) e l’australiano della McLaren Oscar Piastri (2020-2021). Tre piloti di certo non da poco e impegnati, subito dopo il doppio trionfo, nei top team di Formula 1, un precedente che alimenta le speranze di vedere presto anche Fornaroli nel Circus di Formula 1, come lo stesso auspica.

«Non posso crederci – questo il suo primo commento del nuovo campione del mondo –. Ero concentrato sulla gara, l’obiettivo era portare a casa punti – ha aggiunto –. Non sapevo di aver vinto il campionato, quando me l’hanno detto ero incredulo». L’azzurro, poi, commenta l’ambizione di arrivare in F1: «Il mio manager sta facendo un lavoro incredibile e sono fiducioso. Spero che possiate vedere cosa accadrà tra qualche settimana. La Formula 1 è sicuramente l’obiettivo principale e penso di aver dimostrato di meritarla». E, anche se al momento la strada per un sedile in F1 non sembra vicina, con i 22 sedili della prossima stagione quasi tutti occupati e nessun posto nelle Academy dei top team, una cosa è certa: il cammino per la F1 per il pilota azzurro è già tracciato e, speriamo che il prima possibile possa raggiungere l’amico Kimi nella categoria regina.

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