La città di Bari si rifà il look

Il capoluogo della Puglia si sta orientando alla riqualificazione urbana e ambientale sostenibile, ma i progetti mancano di una “visione” unitaria
Baricentrale progetto di Fuksas

Grandi cambiamenti a Bari, dove l'architetto Massimiliano Fuksas ha presentato e vinto il progetto per Baricentrale, nell’ambito del concorso di idee europeo indetto dall'amministrazione comunale. Il progetto è orientato alla sostenibilità ambientale per «dare ad una città con poco verde molto verde». I binari che attraversano la costa della città non saranno interrati: l'area verde sarà realizzata sopra i treni, con una struttura leggera all'altezza dell'attuale stazione. «Questo non è un progetto che mira a costruire – afferma Fuksas –, anzi l'obiettivo è di creare un fiume verde, un Central park lineare di tre chilometri».

In questi giorni arriva anche il sì della Soprintendenza per i beni culturali per la riqualificazione della via storicamente più importante del centro commerciale barese, via Sparano, nel tratto che intercorre tra l’attuale giardino di piazza Umberto, adiacente all’Ateneo barese e piazza Aldo Moro, dove sorge la stazione dei treni. Peccato però che questa modifica avverrà a danno di alcune panchine, e sembrerebbe anche dell’attuale verde pubblico, che dà riparo e ristoro soprattutto ai cittadini che nelle torridi estati non si possono permettere di andare in villeggiatura. Oltre al fatto che un progetto di rigenerazione urbana dovrebbe essere unitario e quindi orientarsi alla sostenibilità sempre, e non solo per alcuni progetti o per alcune zone urbane, come nel caso della riqualificazione dell’area ferroviaria.

Quasi in contemporanea arriva l’annuncio di un nuovo quartiere con negozi, giardini e abitazioni, fatto di grattacieli tra i quali svetterà la più alta torre della città, di oltre 98 metri, il doppio dello Sheraton Hotel. Il progetto Noema è di due anni fa ed incomincia a prendere forma nel cuore di Poggiofranco, il quartiere residenziale di Bari. Il progetto prevede una superficie di 9 ettari con appartamenti, scuole, negozi, piazze e giardini che svilupperanno la città in verticale. Anche questo sembrerebbe un progetto in controtendenza con la sostenibilità urbana.

Un altro segnale positivo è il  progetto ESocialBike che nasce anche grazie alla misura del Miur di "Social Innovation", finanziamento per i giovani fino a 30 anni, nella quale Matteo Pertosa con il suo team si è aggiudicato la vittoria nella categoria Smart Mobility. Un sistema di mobilità sostenibile che «combina sensori, dispositivi di telecomunicazione, applicazione software e sistemi di calcolo remoti per portare sul web l’esperienza d’uso di una bicicletta elettrica – spiega Pertosa –. L’applicazione mobile consente la condivisione sui social network dei risultati ecologici raggiunti in termini di emissioni di Co2 risparmiate da ogni singolo utente e funge anche da chiave elettronica per la bicicletta». La ESocialBike sarà anche utile per i suoi distributori e i gestori, perché sarà rintracciabile ovunque e si potranno controllare eventuali guasti e procedure per riparare la bicicletta.

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