La “lievità” del cristiano

Il discorso del papa ad Erfurt traccia il percorso per una riscoperta del vivere evangelico. Il messaggio di sempre, ma che ancora interpella e provoca
primi cristiani

Agnostici più vicini al Regno di Dio dei fedeli “di routine”? Una frase di Benedetto XVI pronunciata in Germania che ha suscitato sorpresa e una ridda di commenti. Proprio come quando Gesù disse che peccatori e prostitute avrebbero preceduto i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo. È il Vangelo di sempre, che sconcerta, interroga, provoca. Come accade spesso ci si ferma alla frase ad effetto e si ignora il messaggio. Perché non leggere integralmente il discorso del Papa? Ne rimarremmo coinvolti.

 

Il suo è infatti un semplice invito a superare la “routine” di un’appartenenza sociologica a una Chiesa ridotta a una delle tante istituzioni sociali e caritative. Non si sofferma nell’analisi, propone piuttosto il recupero di una sincera identità cristiana a partire da tre parole evangeliche:

Amore = lasciarsi raggiungere dall’amore di Dio e imparare ad amare l’altro «che ha bisogno di noi, più che un servizio tecnico»; un amore che nasce da un «rapporto personale con Dio» – l’Amore! –, nella preghiera, nella Messa domenicale, nella meditazione della Sacra Scrittura, nello studio del Catechismo;

Unità = rinsaldare i rapporti a tutti i livelli e collaborare tra tutte le forze vive: sacerdoti, persone consacrate e laici credenti in Cristo; parrocchie, comunità e movimenti. Soltanto così la Chiesa «supererà le grandi sfide del presente e del futuro e rimarrà lievito nella società»;

Umiltà = non cercare i propri interessi , ma quelli degli altri; il cristianesimo come «pro-esistenza: un esserci per l’altro, un impegno… per il bene comune», stando con i piedi per terra (humilitas da humus, aderenza alla terra, alla realtà) e quindi capaci di rispondere con concretezza alle esigenze reali.

 

Che non sia davvero questo il percorso per una “lievità” del vivere cristiano e per una Chiesa che, perché amante e unita, sa porsi a servizio di ogni singola persona e della società intera?

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