Jorge Mario Bergoglio è papa Francesco

Il nuovo papa ha scelto il nome di Francesco, simbolo di povertà e umiltà. Alla folla che lo acclamava in piazza San Pietro ha chiesto: pregate Dio di benedirmi
L'attesa a piazza san Pietro

Il nuovo papa è l'argentino Jose Mario Bergoglio, il primo pontefice sudamericano della storia. Ha scelto il nome di Francesco, simbolo di povertà e umiltà, ed ha chiesto alle migliaia di fedeli accorsi in piazza San Pietro di pregare Dio di benedirlo.

 

Piazza San Pietro, ore 19.06

Dal comignolo posizionato sulla Cappella Sistina esce una fumata bianca: il nuovo papa è stato eletto. Esplode la gioia dei tanti fedeli presenti in piazza San Pietro. Le lacrime e le parole di commozione sono accompagnate dai rintocchi festosi delle campane. Da tutta la città, centinaia di persone invadono le strade per accorrere in piazza San Pietro per salutare il nuovo pontefice.

 

ore 18.30

Continua l'attesa

«Qui c'è il mondo, la piazza è strapiena di ombrelli», così una ragazza al telefono spiega al fidanzato cosa sta succedendo a san Pietro nell'attesa della fumata pomeridiana. La pioggia scende copiosa ma la gente è assiepata, incurante, fissa attorno ai maxischermi e davanti alla basilica.

Una donna dell'Est prega intensamente con gli occhi fissi al comignolo, scorrono tra le dita i grani del rosario e sulle labbra si legge una continua Ave Maria.

Due giovani americani commentano la storia di Roma e delle tradizioni della chiesa cattolica, mentre due coetani romani esprimono con la pragmaticità dell'urbe il pensiero paterno sui costi del conclave. «Ma chi li mantiene a questi qui?» dice uno. «Mio padre sostiene che è lui a pagare attraverso le tasse», risponde l'altro con chiaro accento di borgata.

Le lancette superano le 17.35 e un gabbiano sceglie il comignolo come temporanea dimora su cui riprendere forze. Un bambino equadoriano lo scambia per una colomba. I genitori correggono ma sperano che nonostante il volatile non sia simbolo di pace, questa pace accompagni il lavoro dei cardinali.

Ci sono anche non credenti con lo sguardo rivolto al comignolo. «Non sono credente, ma questo appuntamento storico non posso perderlo. Dovevo esserci» spiega Carlo. L'amica è più convinta, sa che da questa piazza partirà un'onda di spiritualità per il mondo e «questo è sempre un bene».

Il fumo non compare, ci si diverte per le acrobazie del gabbiano e si attende fiduciosi. La piazza è un va e vieni di persone. I volontari assistono con informazioni e indicazioni di vario tipo. Una signora americana chiede ad un poliziotto se si è persa il fumo bianco. Il militare risponde in italiano, ma che il papa non c'è ancora è chiaro. Nessuna manifestazione di gioia e nessun applauso, anche se sventolano bandiere e la piazza è in fermento. Alle 19.30 l'ultima fumata della giornata.

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