L’Italia femminile del volley scrive una nuova pagina di storia e conquista la terza Volleyball Nations League in 4 anni: Ankara 2022, Bangkok 2024 e ora Lodz 2025. Le ragazze di Velasco lo hanno rifatto, per la seconda volta consecutiva e, come se non bastasse, hanno aggiunto un record di imbattibilità senza precedenti.
Il percorso e la finale
Le azzurre arrivano in Nations League da campionesse in carica dopo Bangkok 2024 e, dall’inizio del calendario, collezionano una vittoria dopo l’altra senza troppe difficoltà, vincendo quasi tutte le partite in tre set, fatta eccezione per i match contro le big quali la Germania e la Turchia. L’Italia arriva in finale, quindi, con grandi chances di vincere ma contro un Brasile che è stato l’ultima nazione ad avere l’ardire di battere le ragazze di Velasco in una gara ufficiale, nel giugno 2024.
Arrivati in finale, il ct schiera la formazione titolare: Alessia Orro alzatrice, Paola Egonu opposta, Myriam Sylla e Alice Degradi schiacciatrici, Sarah Fahr e Anna Danesi centrali, Monica De Gennaro libero. La formazione azzurra inizia concedendo qualche errore di troppo alla squadra brasiliana che ha saputo approfittarne per chiudere subito il primo set a suo favore, con un parziale di 22-25. Le azzurre non si lasciano, però, demoralizzare e la squadra titolare, grazie anche ai contributi sostanziosi, se non fondamentali, arrivati a partita in corso da Stella Nervini, Carlotta Cambi e Ekaterina Andropova che chiude con 18 punti, compreso quello della vittoria, riesce a ribaltare velocemente il risultato, chiudendolo a 25-18. Il tutto, nonostante l’infortunio a muro di Degradi, la schiacciatrice 29enne di Pavia che sembra essere bersagliata dalla sfortuna ed è costretta al ritiro così come pochi giorni prima delle Olimpiadi, a causa di un infortunio al ginocchio dopo aver subito una murata.
Terzo e quarto set vedono un’Italia perfetta a muro, in difesa e nella costruzione degli attacchi e il Brasile della leggenda Ze Roberto che lotta punto dopo punto ma che, alla fine, deve soccombere alla classe delle azzurre che chiudono entrambi i set finali con un parziale di 25-22. Un’Italia a dir poco eccezionale, quindi, quella vista durante questa Nations League e, soprattutto in questa finale in cui l’unico aspetto negativo è stato l’infortunio di Degradi (comunque omaggiata sul podio grazie alla maglia portata dalle compagne). E naturalmente, il c.t. che ha portato le azzurre a questo livello, non può che essere fiero quando, a fine gara, dichiara: «Oggi era la finale contro il Brasile che è un avversario difficilissimo – queste le parole di Velasco a fine partita citato dall’ANSA – Abbiamo vinto perché fino alla fine abbiamo combattuto, e vorrei sottolineare il contributo dato dalle giocatrici entrate dalla panchina, che è stato molto utile. Cosa serve per creare una squadra come la nostra? Ci vogliono giocatrici forti non solo tecnicamente ma anche come mentalità, che abbiano voglia di lavorare al massimo tutti i giorni: per questo il mio gruppo è così speciale».
La nazionale più forte della storia?
E dopo la Nations League, sarà la volta del Mondiale che si giocherà a cavallo tra agosto e settembre. Evento che potrebbe essere utile per rispondere a una domanda che già oggi è lecita: l’attuale Italvolley femminile è tra le nazionali italiane sportive più forte della storia? O addirittura: è la più forte? La scelta è senza dubbio soggettiva, qualcuno non ha nemmeno bisogno di attendere il Mondiale, a qualcun altro non basterebbe neanche una folta collezione di Mondiali. Ma l’ennesimo trionfo in Nations League parla chiaro e conferma quanto di buono fatto in questi anni. Il 3-1 contro il forte Brasile, ultima nazionale a battere l’Italia in gare ufficiali da giugno 2024, segna il secondo successo in Nations League consecutivo, il terzo negli ultimi 4 anni e in sole 7 edizioni totali della competizione nata nel 2018. Questo significa che le nostre azzurre hanno già vinto quasi la metà delle edizioni totali. A questo, poi, bisogna aggiungere un record di imbattibilità senza precedenti, perché l’Italvolley femminile non perde una partita da ben 29 gare, dall’1 giugno 2024, quando in un preliminare di Nations League fu proprio il Brasile a vincere per 3-2. Da lì, poi, solo vittorie, inclusa la più importante di tutte: lo storico oro alle Olimpiadi di Parigi.
Tre Volleyball Nations League, una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Parigi 2024, una medaglia di bronzo all’ultimo Mondiale: questi i numeri folli delle nostre azzurre. Dal 2022 a oggi l’Italia ha floppato soltanto alla Nations League del 2023 poi solo ori e un bronzo al Mondiale del 2022, quando le azzurre persero la semifinale proprio contro il Brasile e poi sconfissero gli USA nella finale per il terzo e il quarto posto. Un lavoro incredibile di Davide Mazzanti prima e soprattutto Julio Velasco poi, una serie di successi da record e la possibilità, adesso, di coronare un periodo d’oro ai Mondiali. L’oro dei Mondiali sarebbe davvero importante per una nazionale che ha trionfato un’unica volta nella rassegnata iridata, nell’ormai lontanissimo 2002. E quest’anno, con un gruppo d’eccezione come il nostro, le ambizioni non possono che essere alle stelle. E quindi, mentre seguiremo i colleghi uomini nella Nations League, appuntamento tra qualche settimana in Thailandia dove le nostre azzurre, in assoluto “la squadra da battere”, andranno per provare a scrivere un’altra meravigliosa pagina di storia di questo sport.