Invito a teatro

Una grande varietà di proposte con omaggi ai maestri del passato fino ad arrivare a personaggi più recenti
teatro

In memoria di una signora amica, a Napoli

Un omaggio a uno dei grandi maestri dell’ultimo Novecento, Giuseppe Patroni Griffi, reso dal regista Francesco Saponaro,che ne cura anche l’adattamento.Il testo scritto agli inizi degli anni sessanta e messo in scena per la prima volta nel 1963 da Francesco Rosi si riallaccia alla poetica della “napoletanità” del teatro dello scrittore. Quattro quadri, quattro serate dal 1945 al 1950, in una geografia che oppone Napoli a Roma. Sono il racconto di un conflitto generazionale, tra la necessità di partire e la consapevolezza del restare, tra il passato nostalgico delle madri e il futuro incerto di figli carichi di ideali, giovani irrisolti che si dibattono nel tentativo di dare un senso alla fuga da una città-rifugio. Le storie della protagonista Mariella Bagnoli e delle sue amiche sembrano risalire dagli antri bui degli ipogei che furono i ricoveri promiscui di una guerra che «non basta a liberarci dall'infelicità, dalla disgrazia, dal destino fetente di nascere napoletani» e che, insieme alle notti profonde, non vuole proprio passare. In memoria di una signora amica”, regia Francesco Saponaro, scene e costumi Lino Fiorito, luci Cesare Accetta. Produzione Teatro Stabile di Napoli, al teatro Mercadante,  fino al 15/11, e a Milano,al Teatro Franco Parenti, dal 17 al 22/11.

 

Le donne gelose, al Piccolo di Milano

La prima commedia di Goldoni scritta interamente in dialetto, segna il passaggio dalla maschera all’attore. L’ambiente è il sestiere ristretto e meschino di una città che è di per sé un mondo separato dal mondo, eppure tutto sembra scritto per noi. La crisi morde, i negozi soffrono, i piccoli commercianti si fanno la guerra, le fortune si mettono in gioco e alla fortuna del gioco si affidano illusorie speranze, su tutto dominano il denaro e l’incubo di diventare poveri. Lo sfondo, poi, è il Carnevale, la voglia di festa continua. Insomma, l’Italia. Il giovane regista Giorgio Sangati interpreta una delle opere meno frequentate di Goldoni correggendo qualche luogo comune, imprimendo la sua visione su una commedia che fa ridere molto, di noi, anche amaro. Quella del regista è «una Venezia anomala, scura, silenziosa semideserta, dove perfino il Carnevale rimane sullo sfondo, confinato fuori scena. L’unico piacere (sadico) per i protagonisti sembra derivare dalla contemplazione delle disgrazie altrui».“Le donne gelosedi Carlo Goldoni, regiaGiorgio Sangati, scene Marco Rossi, costumi Gianluca Sbicca,luci Claudio De Pace. Produzione Piccolo Teatro di Milano. Al Piccolo Teatro Studio, fino al 22/11.

 

Aterballetto al Festival Aperto

Con una serata di tre coreografie e due prime assolute, Aterballetto si presenta all’appuntamento con il Festival Aperto venerdì 6 novembre, al Teatro Municipale Valli. In “L’Eco dell’acqua”, Philippe Kratz, danzatore e coreografo dell’Aterballetto, si ispira a una poesia di J.W. Goethe, sul tema del destino. In “14’20’’” – prima assoluta del riallestimento per Aterballetto estratto/duo dall’opera 27'52'', con coreografie e scene di  Jirí Kylián – il titolo deriva semplicemente dalla durata del pezzo. La nostra vita sembra essere scandita dal tempo, tempo che è cadenzato da due brevissimi momenti, quello in cui nasciamo e quello in cui moriamo. L’opera di Kylian affronta anche altri temi quali la velocità, l’amore e l’invecchiamento. Infine “Antitesi”, su musica barocca e contemporanea, in cui il coreografo greco Andonis Foniadakis racchiude la volontà di mettere in gioco i contrari. Locale e globale, lento e veloce, maschile e femminile, astratto e concreto.

 

Cinque “over” della danza contemporanea, a Firenze

Una serata esclusiva, con cinque “divi” della danza contemporanea, Alessandro Certini,Raffaella Giordano,Julyen Hamilton,Giorgio Rossi,Charlotte Zerbey, cinque “over” che oltre a essere artisti di spicco si sono distinti come formatori e veri maestri per diverse generazioni di danzatori. La prima forma dello spettacolo è nata da una collaborazione tra artisti e amici in occasione del venticinquennale di Company Blu. Il quintetto di artisti/performer e coreografi/danzatori ironizza sul tempo, sui numeri, sull’energia, della vita che ci trasforma, almeno in parte, mentre la natura intrinseca e imperterrita, l’arte dell’anima, persiste caparbia nel domandare (220 volt… e oltre) energicamente la dimensione fisica. Lo spettacolo porta in scena anche il piacere di incontrare i colleghi e i compagni di una lunga carriera, con la voglia di stabilire un contatto dialettico e familiare con gli spettatori e offrire la propria creatività nel piano essenziale del momento presente: l’esserci insieme con forza e debolezza, con gioia o malinconia… Un’occasione unica per vedere insieme cinque importanti autori della scena europea.“220 volt… e non sentirli”, progetto D'ARME – Danza Area Metropolitana. a Firenze, Teatro Cantiere Florida,  sabato 7/11

 

Chi ha ucciso Woody Allen?

Un pugno di personaggi che sembrano usciti da un film di Woody Allen, una psicologa assediata dai suoi pazienti, una pesante valigia trasportata in cantina che scatena i sospetti di una vicina di casa. Un omaggio al cinema di Allen e ai suoi indimenticabili personaggi. Un "caso" che non mancherà di mettere a dura prova gli affezionati spettatori-detectives!Murderparty ha esteso il concetto di “teatro interattivo” proponendo una formula, “Il detective sei tu!”, capace di mettere davvero gli spettatori nei panni dell'investigatore incaricato delle indagini. Senza filtri di alcun genere, il pubblico è chiamato a vestire i panni del detective e ad indicare, alla fine della rappresentazione chi, come e perché ha commesso il delitto. A tal scopo, ha la possibilità di esaminare gli indizi e di rivolgere direttamente, in momenti prestabiliti, domande ai sospetti (gli attori). Chi si avvicinerà di più alla soluzione del “caso”, riceverà un simpatico ricordo della serata.“Chi ha ucciso Woody?” giallo teatrale interattivo, scritto e diretto da Antonello Lotronto, interpreti: Marco Bullitta, Cristiano Cecchetti, Angelo Curci, Sara Felci, Carmela Ricci, Mario Rinaldoni. A Roma,Teatro Petrolini, Via Rubattino, 5 (Testaccio), dal 5 al 29/11.

 

 

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