«Oggi i ragazzi di Barbiana vengono dall’Afghanistan, dalla Nigeria, dal mondo slavo. Hanno alle spalle detriti, macerie e relitti, eppure quando ridono sembrano aver dimenticato tutto». Lo scrittore e insegnante Eraldo Affinati si esprime così, …
Contenuto riservato agli abbonati di “Città Nuova”
Se sei abbonato, effettua il login