Ingresso a pagamento per il Duomo? Forse

Nel 2010 la chiesa ha avuto 4 milioni di visitatori, 100mila alla settimana, un flusso destinato a crescere tra incontro mondiale delle Famiglie, celebrazioni costantiniane ed Expo 2015
Duomo Milano

«Se si trovasse il modo di separare il flusso dei fedeli, della diocesi e non solo, dai turisti, non sarei contrario a introdurre un piccolo contributo per la visita del Duomo». E’ questo il tormento dell’arciprete del Duomo di Milano Luigi Manganini. Il guaio però è che, continua l’Arciprete « la Diocesi milanese è la più grande d’Europa e una delle più grandi al mondo, e oltre ai turisti il Duomo  attira anche tantissimi fedeli da luoghi relativamente lontani, fedeli ai quali non sarebbe giusto far pagare l’ingresso». Ipotesi buttate lì, con preghiera che dalla Veneranda Fabbrica, che si occupa di mantenerlo nel suo splendore, arrivino proposte e soluzioni per racimolare denaro da destinare alla cura della cattedrale.

 

«Ultimamente il numero dei turisti sta crescendo in modo esponenziale», aumentando peraltro gli stessi costi di gestione e manutenzione: ad esempio, «i pavimenti si rovinano molto più velocemente». Finora le previsioni di manutenzione  del pavimento è stata trentennale per i marmi, invece che ogni 50-60 anni come prima. Ma se si continua così, solo lo scorso anno il  Duomo ha avuto 4 milioni di visitatori, 100mila alla settimana, un flusso destinato a crescere, basti pensare che  l’anno prossimo ci sarà  l’Incontro mondiale delle Famiglie, nel 2013 le celebrazioni costantiniane per i 1.700 anni dell’Editto e infine nel 2015 l’Expo.

 

Quanto al bilancio corrente, le spese sono di 15-16 milioni l’anno per le opere ordinarie di manutenzione e restauro, oltre che per gli stipendi dei 110 dipendenti, da chi lavora nelle cave di Candoglia ai custodi. Intanto nel 2009  a cura della Veneranda Fabbrica si è iniziato la complessa e delicata opera di restauro e consolidamento della guglia maggiore. È il terzo grande intervento a partire dal 1774, data in cui la Guglia è stata inaugurata con la posa della Madonnina, divenuta simbolo della città di Milano. Il termine dei  lavori  sono previsti  tra il 2013 e il 2014. Ad oggi, è stato terminato l’allestimento del ponteggio ed è in fase di realizzazione la prima parte del restauro, avviato grazie al sostegno di sponsor come Arcus SpA e a seguito della firma di un accordo di programma «per il restauro e la valorizzazione del Duomo di Milano» siglato tra vari enti pubblici.

 

Per  la fine di quest’anno il Duomo avrà un ascensore panoramico, esterno e trasparente. Il nuovo ascensore sarà collocato sul lato della cattedrale verso piazzetta Reale, vicino alla facciata, porterà dalle 12 alle 15 persone sulle terrazze e «consentirà vedute straordinarie con funzionalità e condizioni di sicurezza uniche».Il Duomo, secondo il suo arciprete Luigi Manganini, «ha diverse funzioni, quella di cattedrale dell’arcidiocesi, quella di chiesa metropolitana per tutta la Lombardia, ma la sua simbolicità è molto grande per tutti. È nel cuore dei milanesi, nell’inconscio collettivo ed è molto importante anche per le future generazioni. Nei prossimi decenni ci sarà un rimescolamento di culture e culti religiosi, è inesorabile, e il Duomo deve continuare a essere un simbolo di identità nonostante le variazione nelle componenti della popolazione».

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