Industria dell’azzardo, il caso maltese

Via libera del parlamento di Malta alla legge che impedisce l’applicazione delle sentenze dei tribunali esteri nei confronti degli operatori del settore dell’azzardo. La “questione maltese” viene da lontano e in sede europea la politica tergiversa
Azzardo. (AP Photo/Wayne Parry)

Malta è un piccolo stato insulare che fa parte dell’Europa meridionale, un arcipelago ricco di storia collocato nel centro del Mediterraneo fa parte dell’Unione europea. Negli ultimi anni è diventata un centro d attrazione per le società dell’azzardo.

Il parlamento maltese ha approvato nel giugno 2023 un disegno di legge, già convertito, che protegge gli operatori del “gioco d’azzardo” online autorizzati dalla MGA – Malta Gaming Authority. L’atto ordina ai tribunali maltesi di rifiutare di accettare o eseguire sentenze straniere contro le società di gioco d’azzardo autorizzate a Malta che operano nel mercato europeo. Nella sostanza, ciò impedirà ad altri Paesi europei, di intraprendere azioni legali a Malta contro gli operatori che prendono di mira i loro mercati quando operano con la loro licenza maltese.

La Repubblica di Malta, Stato membro dell’UE dal Maggio del 2004, rappresenta un punto di snodo assai dinamico per ciò che riguarda il gioco d’azzardo in Europa, e non a caso è sede operativa di note società operanti nel Settore del gambling: BetfairBetssonTipico ma anche Bet-at home.comInterwettenKambi GroupMr GreenSirplayTipbet e il Gruppo Unibet che, tanto per citarne alcuni, nel corso degli anni hanno deciso di trasferire le proprie sedi sull’Isola. Anche la nutrita presenza dell’industria del casinò, prospera in questo arcipelago del Mediterraneo da tanti anni.

Malta ha un’organizzazione, anche legislativa, leader nel settore dell’online gaming (ovvero casinò online, fantacalcio online, giochi online vari, roulette online, ecc.) e, di fatto, soprattutto dopo l’uscita della Gran Bretagna dall’UE, non ha reali concorrenti in Europa.

Per meglio comprendere la portata del fenomeno relativo alla espansione dell’industria del gioco online nell’Isola al centro del Mediterraneo, è interessante leggere la comparazione tra le licenze rilasciate dalle Autorità preposte – ovvero “ADM” in Italia e “Malta Gaming Authority” a Maltatra i due Paesi, raffrontandole anche con la popolazione residente:

MALTA
abitanti (2016) 434.403
concessioni azzardo  online 543

 

ITALIA
abitanti (2016) 60,5 milioni
concessioni azzardo online 108

 

ovvero n.435 licenze in più rilasciate dal regolatore maltese, rispetto a quello italiano (2017)

Già dal 2017 il settore del gaming ha continuato a crescere notevolmente. Tale rilievo è riconducibile al fatto che, durante il periodo in esame, è accresciuto il numero delle richieste di concessioni di gioco a distanza a 44, rispetto alle 22 richieste depositate nel primo trimestre del 2016; inoltre, il regolatore ha rilasciato ben 26 licenze di gioco d’azzardo online in più, rispetto alle 14 concessioni emesse nello stesso periodo dell’anno precedente. Altresì, detta crescita, compiuta dal settore nel primo trimestre del 2017, ha significato una ricaduta anche su altri indicatori macroeconomici del Paese: l’occupazione nel settore, ad esempio, è aumentata del 16% rispetto allo stesso periodo del 2016, raggiungendo un totale di 5.458 dipendenti.

Al riguardo, invero, occorre osservare come il legislatore dell’Isola, ma più in generale i soggetti deputati alla gestione del mercato dell’azzardo, siano tra i più preparati del continente in questo settore. Ed inoltre, quella dell’online, è un’industria strategica per Malta. Non è un caso che si sia costituito un vero e proprio “cluster” dedicato al gaming online. Infatti, oltre alle aziende direttamente legate al “gioco”,si è sviluppato un indotto specializzato proprio in questo settore: programmatori specializzati, fiscalisti, avvocati, web designer, banking, assicurazioni, hosting.

Insomma: esiste un’intera economia dell’isola che si occupa esclusivamente di gaming online. E ciò naturalmente implica che vi sia un’attenzione particolare da parte del suo Governo sul tema.

Il comparto del gioco, soprattutto online, è in continuo sviluppo e gli operatori del settore che si stabiliscono a Malta, hanno accesso ad alcune condizioni agevolate.

Parliamo dell’unico stato al mondo contemporaneamente membro dell’Unione Europea e della Commonwealth. Ciò garantisce a Malta un mercato incredibilmente vasto privo di dazi doganali, privo di limiti imposti dalle autorità nazionali e molti altri vantaggi compresa la tassazione poiché, le società di gioco, che sono soggette, negli altri stati, all’aliquota del 35% su redditi e plusvalenze realizzati, riescono, attraverso strutture societarie complesse, a pagare importi ridotti fino al 5%;

A Malta e riguardano un’ampia gamma di settori come casinò, online appunto, poker, scommesse sportive, lotterie, ecc. Ovviamente la licenza viene rilasciata solo ad operatori che abbiano la copertura finanziaria necessaria per avviare un’attività di questo tipo, ed è oramai consolidato come, la normativa vigente, sia improntata alla tutela degli interessi degli operatori.

Malta offre all’industria del gioco online una protezione politica dalle scelte assunte in materia in sede Ue. La Commissione Europea, infatti, in più di un’occasione, ha cercato di punire l’industria dell’azzardo online riducendone la libertà o aumentandone la tassazione, ma il Governo maltese si è sempre opposto, permettendo agli operatori di lavorare pressoché indisturbati, e di conservare i ricavati degli ingenti profitti.

Il sistema maltese offre un’ampia gamma di licenze (4 classi di licenze) che nel tempo si sono affinate includendo ogni varietà di gioco online esistente. Inoltre la valutazione della società viene fatta su 4 pilastri: la società deve essere adatta a gestire una licenza; deve avere un business plan congruente; la società deve avere un capitale sociale adeguato (Licenze di classe 1 e 2 richiedono 100.000 €, mentre le licenze di classe 3 e 4 richiedono 40.000 €).

Le licenze di classe 1 includono i casino online e le lotterie; le licenze di classe due includono i siti di scommessa sportiva; le licenze di classe 3 includono poker room e peer-to-peer room (P2P Gaming); la quarta licenza è rivolta alle aziende che ospitano sul proprio server operatori di gioco d’azzardo (B2B) che equivale all’espressione “Business to Business”. In altre parole si tratta di una licenza di gioco in base alla quale i fornitori di software di gioco a distanza, attraverso le proprie piattaforme, possono offrire servizi di gestione e hosting agli operatori di gioco d’azzardo.

L’Isola, infine, non possiede un ordinamento sul “transfer pricing” (prezzo congruo per il trasferimento di reddito, ndr). Questo significa che una società maltese può facilmente essere controllata da una società estera senza sovrattasse o esborsi ulteriori.

Tale nutrita ed evoluta offerta dell’azzardo ha purtroppo favorito anche la penetrazione delle mafie nel comparto che, a vario titolo, sfruttano la rete dei “giochi” per attività di riciclaggio di denaro sporco proveniente da illeciti. La cronaca giudiziaria in materia ha indotto alcuni analisti e osservatori a parlare di una vera e propria “questione maltese”.

I numeri legati ad attività di repressione ad opera delle forze dell’ordine e dell’autorità giudiziaria di fenomeni legati all’offerta dell’azzardo che si sono manifestati anche nel nostro Paese hanno documentato i legami delle mafie con strutture di gioco d’azzardo allocate nell’Isola di Malta.  Se ne trovano numerosi riscontri sulle inchieste pubblicate dal Corriere di Malta, quotidiano on line della comunità italiana nell’isola.

A quanto si apprende da tale fonti, un complesso ed articolato “gruppo” di società maltesi formerebbe parte di una struttura multinazionale più grande, realizzata intenzionalmente con la finalità ultima di “lavare” i proventi di reato perpetuati in giurisdizioni estere. In alcuni casi si sospetta il riciclaggio dei proventi del gioco d’azzardo illegale, attraverso versamenti in contanti su un conto bancario che si presume siano legati a società di gioco online registrate al di fuori di Malta. Abbondanti riscontri sono presenti in Italia nei documenti ufficiali della commissione parlamentare antimafia a cominciare dalla relazione approvata nella seduta del 7 febbraio 2018 sotto la presidenza di Rosi Bindi (in particolare alle pagine   12, 152, 210, 212 e 488).

Un certo numero di casi ha comportato l’utilizzo di conti di gioco a distanza intrattenuti con società di gioco a distanza con licenza a Malta. Dalle indagini è peraltro emerso l’utilizzo di carte prepagate per depositare fondi potenzialmente illeciti nei conti di gioco, con eventuale ritiro attraverso conti bancari. In realtà, e in più di un’occasione, gli inquirenti italiani hanno scoperto importanti interessi mafiosi a Malta, riconducibili a vari boss del crimine organizzato. Una fonte autorevole in questo senso resta l’audizione del servizio investigativo sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza operata nel luglio 2019 dalla Commissione parlamentare antimafia (in particolare nelle pagine 13, 15, 23, 25, 26, 27 e 28)

Di fatto la Procura della Repubblica di Napoli, come pure anche quella di Reggio Calabria, hanno più volte condotto indagini in materia che tuttavia si sono rese evanescenti per via della “tutela che il diritto locale” offre a questo tipo di società, che, dunque, rimangono anonime, nonostante le richieste di rogatoria perpetrate dalle nostre autorità. E quanto approvato in questi giorni dal Parlamento maltese, di certo, non aiuta.

Sulla questione vedi anche la puntatata dedicata dalla trasmissione televiviva Presadiretta

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