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Arte e tradizioni religiose, viaggi e letteratura, la psicologia per spiegare il dolore e la perdita di una persona cara ai bamini, la narrativa e il nazismo: tanti argomenti tra cui scegliere per una lettura interessante
Giornata mondiale dei libri

Arte
Rocco Panzarino/Marzia Angelini, “Santi & Simboli”, EDB, euro 27,50 – L’arte ha tradotto racconti e vite di santi in immagini capaci di dare immediatezza di comprensione e intensità di emozioni, vere sintesi di storia e di messaggi. Poiché tale ricchezza di contenuti ha subìto l’usura del tempo, gli autori di questo volume splendidamente illustrato hanno effettuato una sorta di “restauro culturale”, intendendo ridare freschezza e attualità a un mondo di tradizioni religiose e antiche leggende. 242 i simboli e 1.054 i santi considerati.

Viaggi
Ricciarda Ricorda, “La letteratura di viaggio in Italia”, La Scuola, euro 22,00 – Un genere che non cessa di dimostrare la sua inesausta vitalità è quello della letteratura di viaggio, grazie anche alla sua funzione conoscitiva. Il presente saggio è un quadro ampio e approfondito di tale fortunato genere, relativamente al nostro Paese, lungo un arco cronologico che va dal Settecento al Novecento. Mete descritte, esperienze, modo di rapportarsi con l’alterità, modalità di narrazione compongono un panorama variegato, nel quale è possibile scoprire pagine poco note di grande interesse.

Psicologia
Maria Varano, “Come parlare ai bambini della morte e del lutto”, Claudiana, euro 12,50 – L’autrice, psicologa e psicoterapeuta, è stata volontaria del Gruppo Abele e formatrice in ambito socio-educativo. In questo volume affronta l’impatto nei più giovani di un evento tragico, come può essere la morte di un familiare, con suggerimenti nati dall’esperienza di cosa dire o non dire, da parte degli adulti, per rispondere alle domande e ai problemi dei bambini e ragazzi, che spesso non riescono a comprendere quanto accade.

Narrativa
Hans Fallada, “Nel mio paese straniero”, Sellerio, euro 14,00 – Nella riscoperta che si va facendo delle opere dell’autore del “kleine Mann” (il piccolo uomo tedesco su cui la storia passa possente e indifferente come uno schiacciasassi), al quale l’avvento di Hitler aveva spezzato una carriera di successo, il presente titolo ha una storia particolare: Fallada lo scrisse nel 1944, durante il periodo del suo internamento nel manicomio criminale di una cittadina prussiana, con lo scopo di spiegare ai posteri il perché del suo “esilio in patria”. Rimasto a lungo inedito tra le carte dello scrittore, è stato edito in Germania solo nel 2009.

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