Il pensiero metafisico di Lévinas: un’utopia e una sfida etica

La filosofia di Emmanuel Lévinas rappresenta uno dei tentativi più notevoli di rinnovare il pensiero “dopo Auschwitz”. L’autore, dopo aver cercato di individuare i cardini più salienti della metafisica lévinasiana basata su un radicalismo etico che, in ultima analisi, preclude la reciprocità, si propone di “rileggere” Lévinas a partire dalle critiche che gli sono state avanzate da alcuni filosofi di stampo ermeneutico e fenomenologico (in particolare G. Mura, P. Ricoeur e J.-L. Marion), per giungere a una valorizzazione, pur critica, dell’accentuazione lévinasiana della kenosi. Da lì si dischiude la possibilità di far dialogare il pensiero di Lévinas con l’autentica cultura cristiana, espressa da un’“ontologia trinitaria”, dove l’essere viene compreso come dono di sé.

 

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