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Cultura > Migrazioni

Il mio prezzo, 300 dinari. Recensione del libro “Fratellino”

di Candela Copparoni

- Fonte: Città Nuova

“Fratellino” è il racconto di un viaggio indesiderato, non programmato ma vissuto per amore di un fratello: Alhassane Balde.

Copertina del libro “Fratellino”.

Ibrahima lascia la sua casa in Guinea dopo la morte del padre per cercare opportunità lavorative e aiutare economicamente la madre e i tre fratelli più piccoli. Ha 13 anni e il suo sogno è diventare camionista. Superate impensabili difficoltà, dopo un po’ diviene apprendista e inizia a risparmiare qualche soldo. I suoi progetti di vita cambiano completamente quando viene a sapere che suo fratello, a cui affettuosamente chiama “miñan”, è andato via di casa per raggiungere l’Europa e contribuire anche lui alla famiglia.

È complicato tenere il passo di tutte le città che attraversa il giovane Ibrahima alla ricerca di Alhassane. Dal Mali all’Algeria, dalla Libia al Marocco, il protagonista racconta in questo libro autobiografico come è sopravvissuto ai pericoli del deserto, alle violenze dei trafficanti di esseri umani e della polizia e, infine, alla morte nel Mediterraneo. Una morte che a un certo punto non teme più ma addirittura desidera. Una storia raccapricciante, trasmessa in maniera schietta, che mette in luce le fragilità e le fortezze umane. Magari questa lettura riuscirà a trasformare tante coscienze, e tanti cuori. Magari!

Autori: Amets Arzallus Antia, Ibrahima Balde

Ed.: Feltrinelli, € 12,00

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