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Il metodo politico di Slot Mob

di Maria Elena Simoncelli

Oltre 20 eventi diffusi in tutta Italia nel mese di giugno per premiare i locali liberi dall’offerta di azzardo, con l’obiettivo di cambiare le regole di un sistema malato ma che appare inamovibile. Una proposta aperta a tutti per far capire, su più fronti, che non è inutile impegnarsi per un mondo più giusto

Foto Slot Mob Torino

Slot Mob nasce come un movimento di democrazia economica, che ha promosso per anni mobilitazioni organizzate di cittadini che si son dati appuntamento in un bar che ha scelto di eliminare le slot machine o di non installarle affatto.

L’idea è “premiare” con un consumo collettivo (caffè, cornetti, aperitivi) gli esercenti che rinunciano all’azzardo, mostrando che un locale “no-slot” guadagna spazio per le persone, per il gioco vero (biliardino, carte, ping-pong) e per la socialità.

Lo slogan proposto fin dall’inizio è molto semplice  e chiaro: «Un bar senza slot ha più spazio per le persone».  Ma questo gesto di un consumo di gruppo presso i locali liberi dall’azzardo non è solo un momento di convivialità, perché vuole esprimere una forte istanza di cambiamento delle regole, da operare a livello politico a partire dal riconoscimento del valore civile degli esercenti premiati pubblicamente per la loro scelta di libertà.

Lo Slot Mob è un  momento di festa, di gioco vero accompagnato da testimonianze, interviste, canti, ecc. che esprimono non una sterile rivendicazione ma molto entusiasmo e una consapevolezza comune.

Nelle varie città italiane, dai borghi ai quartieri periferici si sono intensificate le azioni di prevenzione e formazione sul fenomeno sociale dell’azzardo di massa. Sono nate reti di relazioni con enti pubblici e privati, associazioni movimenti che hanno portato a far varare una legge che salva gli eventi sportivi dall’interessata pubblicità delle scommesse e altre offerte di gambling, ma anche leggi regionali, ad esempio in Piemonte, e regolamenti comunali, ad esempio a Trento, in grado di porre dei paletti e ostacolare gli interessi del conglomerato delle aziende del settore.

Il periodo della pandemia da Covid ha segnato inevitabilmente una pausa degli Slot Mob come attività collettive e pubbliche, ma non ha di certo fermato il consumo incentivato del cosiddetto “gioco” d’azzardo che anzi è andato sempre più aumentando con l’offerta dell’azzardo online.

L’irrompere della guerra in Europa e poi la tragedia in atto in Medio Oriente ha contribuito ad alimentare il senso di disagio e incertezza che alimenta il ricorso all’azzardo, attenuando tuttavia la percezione del problema sociale nella consapevolezza dell’opinione pubblica.

Per questo motivo è stato importante promuovere, il 28 ottobre 2024, con Città Nuova un incontro sul web che ha ripreso il titolo provocatorio di un articolo della rivista: Azzardo, abbiamo perso?”.

La domanda netta è stata quindi: la società civile ha perso la partita contro lo strapotere delle società dell’azzardo collegate con buona parte dei partiti politici che stanno alimentando tale sistema ormai da anni? Dobbiamo ritirarci per fare al massimo attività di prevenzione e cura?

Questo incontro è stato un momento di svolta perché ci ha costretto a dire : certo che No! Non abbiamo perso, anzi siamo sempre più indignati e non possiamo ignorare le ricadute sociali ed economiche del presunto “gioco” d’azzardo: dai debiti familiari alle saracinesche abbassate dei negozi di quartiere. Assistiamo a un fenomeno che indebolisce reti sociali, bilanci familiari e spazi di socialità: non possiamo restare indifferenti!

Abbiamo così continuato a consultarci in rappresentanza di movimenti, forum, associazioni e reti sociali nella convinzione che il vero male da sconfiggere è l’idea prevalente che non si possa far nulla per cambiare uno stato di cose ingiusto e disumano che macina profitti sulla pelle dei più fragili.

La prospettiva è quella di fare rete tra cittadini attivi, per dare forza alla politica affinché questa possa mettere in discussione il sistema delle concessioni del “gioco d’azzardo” alle società private, come ad esempio Lottomatica. 

È nata così in maniera spontanea la Rete Italia Senza Azzardo, che coinvolge al momento quasi tutte le regioni italiane per rimettere al centro ciò che fin dall’inizio è stato l’obiettivo di Slot Mob: mettere in discussione il sistema delle concessioni dell’azzardo attraverso una decisa e diffusa partecipazione dei cittadini.

Nel mese di giugno 2025, periodo di solito di sospensione delle attività sociali, si sono svolti, nonostante le condizioni climatiche avverse, oltre 20  Slot Mob in diverse città con “l’effetto palla di neve”, un esempio virtuoso che produce adesione spontanea e voglia di partecipazione. Come esplicitato l’11 giugno 2025 nella conferenza stampa di presentazione al Senato, la promozione degli Slot Mob diffusi persegue l’obiettivo di chiamare in gioco la responsabilità della politica e quella del parlamento sottoposto alle pressioni trasversali delle lobby dell’azzardo.

Si tratta di portare la questione alla luce del sole, per far aprire gli occhi in modo da capire che è un problema concreto, vicino a noi, che coinvolge amici, parenti, colleghi, ecc. Un volto emblematico della nostra società.

Slot Mob è efficace come progetto perché fa fare un’esperienza concreta pubblica. Anche il luogo scelto è significativo – il bar è un luogo di aggregazione, simbolico del quartiere -, mentre si stanno sempre più diffondendo le sale slot come rete dei casinò diffusi.

Occorre dare nel territorio un segnale di cittadinanza attiva e democrazia economica. Sostenere chi ha il coraggio a livello politico di mettere in discussione il predominio delle società concessionarie, che godono del sostegno organizzativo e legale delle associazioni imprenditoriali.

Intorno alla preparazione di ogni Slot Mob esiste l’impegno di persone, associazioni enti pubblici e privati che hanno in comune l’indignazione verso il sistema dell’azzardo di massa, per riaffermare il valore di una economia giusta, che non sfrutti le debolezze e la fragilità delle persone

Non siamo che all’inizio di un cammino. Chiunque condivide l’obiettivo proposto da Slot Mob può collegarsi con l’iniziativa in atto in tutta Italia scrivendo a slotmob1@gmail.com promuovendo eventi che diano voce ad un legame sociale più forte del potere del denaro. Un’espressione di cittadinanza attiva che esprime una sorta di scuola di politica sul campo, un metodo da adottare su più fronti.

Aggiornamenti sulla pagina Facebook di Slot Mob

 

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