Il Gran Premio di Monza in bilico?

Si accende la polemica dopo le dichiarazione del patron della F1 Bernie Eccleston. Il circuito di Monza troppo oneroso rispetto alle offerte dei Paesi extraeuropei. La reazione del governatore della Lombardia Roberto Maroni
Gran Premio di Monza

Alta tensione attorno al circuito di Formula 1 di Monza, dove in questi giorni le parole superano di molto la velocità delle auto in gara. Ad accendere il motore in anticipo rispetto al calendario è stata una dichiarazione del patron della Formula 1 Bernie Ecclestone, che ha detto a Panorama: «È possibile che l'Europa perda una o due gare in favore di mercati emergenti… Se dovessimo andarcene da Monza, e dico se, perché nessuna decisione è ancora stata presa, sarebbe solo per motivi economici».

In Europa sono sette i Gp – Spagna, Montecarlo, Inghilterra, Germania, Belgio, Ungheria e Italia – dei 19 in calendario. Ed essendo il mondo della Formula 1 una macchina che fa denaro in maniera spaventosa, è ovvio che Ecclestone favorisca Paesi extraeuropei dove il giro d’affari assicura maggiori incassi e garanzie. Pur di ospitare una gara di Formula 1, infatti, alcuni Paesi sono disposti a pagare 50/60 milioni di dollari, mentre le piste europee storiche, a causa di contratti più vecchi, pagano meno di un terzo di questa cifra. E siccome per via degli accordi fra i team più di 20 Gp l'anno non si possono disputare, ecco che Ecclestone si trova (almeno a parole) costretto a sopprimere le gare europee per far posto a quelle extraeuropee.

Il circuito di Monza è il più vecchio, costruito nel 1922, ed è quello della Ferrari. La sorpresa ora è che Ecclestone se ne voglia liberare, mentre in passato aveva sempre difeso le piste storiche che hanno fatto la leggenda della F1, come appunto l'autodromo di Monza, il cui contratto scade nel 2015. Sembra, tra l'altro, che la società che gestisce la pista non stia attraversando un momento economicamente facile.

In tutto questo c’è chi invece legge le dichiarazioni del patron della F1 come uno stimolo agli amministratori del circuito ad accettare un rinnovo del contratto, più oneroso per loro, ma assai più vantaggioso per il mondo della F1. Intanto, fa sentire il rombo dei motori il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, che tutt’altro che fermo ai box, fa sapere: «Se qualcuno dovesse decidere malauguratamente di cancellare il Gran premio a Monza, la Ferrari dovrebbe ritirarsi dal Mondiale. Il Gran premio a Monza si deve fare. Non è possibile che Monza non lo abbia, i simboli non si toccano». «Lo dico – prosegue Maroni – come tifoso della Ferrari: non si può decidere senza consultare chi gestisce il territorio. Anche la Regione è pronta a fare la sua parte: sono interessato a qualunque soluzione. Se serve un nostro intervento, la Regione non mancherà di farlo».

 

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