Il fascino dei simboli

Ho visto il mio bambino incantato mentre il papà preparava il presepe. Perché?. Una mamma – Frosinone Il presepe di Natale ha per tutti un fascino che conquista facilmente. Specialmente i bambini sentono verso di esso una attrattiva che noi grandi non riusciamo a comprendere fino in fondo. Perché? Innanzitutto per loro il simbolo rappresenta una realtà vera, qualcosa da imitare. La prima manifestazione simbolica avviene verso un anno e mezzo, quando il piccolo gioca, all’inizio in modo disordinato, poi sempre più orientato all’imitazione dei grandi. La bambina gioca a fare la mamma, il bambino si immagina di guidare il camion del papà. Questa rappresentazione simbolica aiuta i piccoli anche a tenere in memoria le persone per loro più importanti. Perfino nel gioco della lotta i bambini scaricano mediante l’imitazione l’aggressività a livello ludico e simbolico. Ma è importante sottolineare che i simboli vissuti in famiglia, accompagnati dalla testimonianza dei genitori, sono il modo migliore per favorire l’interiorizzazione dei valori fondamentali. Così la contemplazione insieme del presepe, ad esempio, accompagnata dal racconto di qualche piccolo episodio di altruismo vissuti nella giornata, stimolano nei piccoli l’apertura sociale. Se poi ascoltiamo le loro confidenze rimarcando gli aspetti positivi, allora viene rinforzata nei figli la stima di sé e degli altri. È un fattore di primaria importanza accompagnare i nostri interventi educativi con i simboli; essi infatti hanno il potere di rappresentare le realtà più importanti; ad esempio l’amore (pensiamo alle fedi nuziali), il dolore (pensiamo al crocefisso) e perfino il male. Oggi spesso non si ha il coraggio di parlare del male perché si ha paura di impressionare chi ci ascolta. Il grande filosofo francese Ricoeur ci ricorda che oggi il male si è fatto beffa del mondo perché non lo si rappresenta più e si tende a dimenticarlo. Per il bambino è importantissimo avere chiaro ciò che è bene e ciò che è male, per delinearne nel suo intimo i confini. Anche Gesù si esprimeva spesso in parabole simboliche, a volte anche dai toni molto forti quando si trattava di ammonirci di fronte alle azioni del male. Il presepe affascina perché è una parabola, una splendida parabola dell’amore di Dio. Per nostra fortuna, una parabola che ricorda una consolante storia vera. acetiezio@iol.it

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons