Non sono di certo mancati dei buoni spunti dal ciclismo maschile nonostante delle assenze pesanti e un Viviani non ancora al top della sua forma, ma sta di fatto che i podi della settimana ciclista degli azzurri sono stati tutti rosa.
Doppietta con rammarico alla Nations Cup di Milton
Partiamo dal Canada e con tre giorni intensi durante la Nations Cup di Milton che inizia subito benissimo tanto per le squadre quanto per l’inseguimento. La rassegna si apre, infatti, con un bellissimo argento per le ragazze dell’insegnamento a squadre e un argento – con un pizzico di rammarico – per una ritrovata Letizia Paternoster nella gara di eliminazione.
Ma andiamo in ordine, nella prima giornata sulla pista canadese si sono tenute le gare di sprint a squadre, inseguimento a squadre ed eliminazione maschile e femminile.
Iniziamo dallo sprint che vede assente il settore femminile e vede, invece, un settore maschile in costante crescita. Gli azzurri del team sprint Bianchi, Minuta e Predomo corrono, infatti sui tempi del record italiano e ottengono il loro miglior riscontro nel tempo di 43”513 che, però, non è sufficiente per battere i padroni di casa che portano a casa il bronzo con il tempo di 43”411. Podio che i nostri ragazzi sfiorano e che è completato dall’Olanda che si prende il gradino più alto e dalla Gran Bretagna.
E sempre parlando di squadre, passiamo all’inseguimento. Nell’inseguimento a squadra maschile si sono fatte sentire forte le assenze di Filippo Ganna e Jonathan Milan. Comunque, la squadra composta da Francesco Lamon, Davide Boscaro, Luca Giaimi, Manlio Moro non si comporta per niente male e riesce a stampare un 3’53”696 nel primo turno contro la Cina che non gli permette, però, di correre per una medaglia e che vale il quinto posto finale.
Tutt’altra storia per la squadra femminile dell’inseguimento che ci regala la prima medaglia della giornata e della rassegna. La squadra composta da Elisa Balsamo, Chiara Consonni, Martina Alzini e Vittoria Guazzini non ha deluso. Le rocket girls – al completo tra qualificazioni e turni – hanno corso su tempi vicini al record italiano: chiudono in 4’11”417 alle qualificazioni, in 4’09”849 (ad un decimo dal record italiano) al primo turno e cedono in finale, dopo aver un po’ mollato negli ultimi giri, alla Gran Bretagna che registra un crono di 4’10”193 contro il 4’16”601 delle azzurre.
Certo, le azzurre avrebbero potuto fare meglio, ma portano comunque a casa un ottimo argento a casa. Medaglia che rimane sola per poco tempo perché arriva una magnifica Letizia Paternoster nella gara ad eliminazione femminile a completare il medagliere di giornata. L’azzurra domina, infatti, l’eliminazione trionfando davanti alla campionessa olimpica Valente. Arriva, però, il fiscale declassamento al secondo posto per una scorrettezza che, però, nulla toglie alla magnifica prestazione di Letizia che regala un’altra magnifica medaglia al ciclismo italiano.
Sempre di Letizia anche l’ultima medaglia dell’Italia che arriva domenica con una spettacolare Letizia che si prende anche il secondo posto dell’omnium nella coppa del mondo di Milton, battuta solo dall’aliena Archibald ma davanti alla campionessa olimpica e mondiale Valente.
E le azzurre dominano anche in strada
Mentre le colleghe specialiste della pista vincevano a Milton, altre, davano il meglio di sé stesse e dominavano anche su strada in questa magica settimana per il ciclismo femminile.
Una magnifica Elisa Longo Borghini, giovedì pomeriggio, fa il bis e, dopo il Giro della Fiandre si prende anche la vittoria nel la Freccia del Brabante, imponendosi, con 41″ di vantaggio sull’olandese Demi Vollering. A 8 km dall’arrivo, infatti, la piemontese della Lidl-Trek ha fatto il vuoto, staccando anche Demi Vollering e involandosi tutta sola verso l’arrivo di Overijse, al termine dei 134 km di gara.
«Una grandissima prestazione della squadra – queste le parole di Elisa – avevamo pianificato una corsa d’attacco e tutto si è svolto alla perfezione. Sono davvero felice per questa vittoria che apre nel migliore dei modi la settimana delle Ardenne: ora mi aspettano l’Amstel, la Freccia in cui lavorerò per Gaia Realini e quindi la Liegi »
Da segnalare, inoltre, al settimo posto, a 1’06” da Longo Borghini, un’altra italiana, la ventenne di Macerata Eleonora Ciabocco.
Molto bene anche l’Amstel Gold Race donne per le nostre azzurre. Le italiane non vanno a medaglia in u a gara che, in seguito alla neutralizzazione per un’ora della gara, ha sconcentrato un po’ tutti. Le azzurre registrano, però, un buon quinto posto di Elisa longo Borghini, il sesto di Eleonora Gasparrini e il decimo di Soraya Paladin nella gara vinta da Vos a causa di un errore della Wiebes che esulta troppo presto.
Una settimana fatta di podi e medaglie rosa per il ciclismo italiano, che continua la sua crescita.