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I giovani del mondo in cammino verso un’economia di pace

di Redazione

- Fonte: Città Nuova

“Restarting the Economy” è l’evento mondiale promosso dal movimento The Economy of Francesco, in programma dal 28 al 30 novembre 2025 a Castel Gandolfo

“Economy of Francesco” ad Assisi il 24 settembre 2022

Dall’Italia al Kenya, da Haiti all’America Centrale, giovani di ogni continente stanno percorrendo strade reali e simboliche per riportare il bene comune al centro dell’economia. È il percorso che conduce a “Restarting the Economy”, l’evento mondiale promosso dal movimento The Economy of Francesco, in programma dal 28 al 30 novembre 2025 a Castel Gandolfo.

L’economia, in tempi di guerra e crisi ecologica, non può più essere terreno neutro. Deve diventare strumento di pace. È questa la visione che anima l’iniziativa: costruire un’economia che libera invece di opprimere, che cura invece di sfruttare, che rigenera anziché consumare. Un’economia che, come nel Giubileo biblico, restituisca dignità, respiro e possibilità a persone e territori.

Nata nel 2019 su invito di papa Francesco, The Economy of Francesco è oggi una rete globale di giovani economisti, imprenditori, attivisti e ricercatori che si incontrano, si formano e progettano insieme un cambio di paradigma. Dopo il primo incontro in presenza ad Assisi nel 2022, il nuovo appuntamento a Castel Gandolfo si concentrerà sull’economia di pace come orizzonte condiviso.

Nel frattempo, il cammino verso novembre è già cominciato. In Kenya, gruppi di studenti universitari attraversano la capitale per raggiungere un centro agricolo che forma giovani disoccupati all’agricoltura sostenibile. In Haiti, un cerchio Laudato Si’ ha camminato tra villaggi per inaugurare un giardino simbolo di resistenza e rinascita. In America Centrale è partita una “Ca-rrera” diffusa: 5 km a testa, ovunque ci si trovi, per testimoniare l’impegno verso un’economia più giusta. In Italia, invece, diversi gruppi stanno raggiungendo cooperative sociali, imprese inclusive e luoghi di frontiera dove già oggi si costruiscono nuove forme di lavoro e di mutualismo.

Il principio è lo stesso ovunque: partire da un luogo pubblico – una piazza, un’università, una strada – e arrivare in un luogo dove l’economia è già strumento di pace. Al termine del percorso si ascoltano storie, si condividono esperienze, si costruiscono nuove alleanze. Le distanze percorse saranno sommate in un contatore globale che, a novembre, mostrerà quanti chilometri sono stati fatti nel mondo per rilanciare un’economia che mette al centro le persone.

A Castel Gandolfo, per tre giorni, l’economia sarà discussa non come teoria ma come scelta quotidiana. Il programma prevede testimonianze, dialoghi, proposte e visioni. Giovani provenienti da contesti di guerra e disuguaglianza racconteranno cosa significa generare pace attraverso il lavoro, l’impresa, la cura. Tra i protagonisti attesi figurano Jennifer Nedelsky, Paolo Benanti, Stefano Zamagni, Jeffrey Sachs, Gaël Giraud, Yvan Sagnet, Helen Alford, Massimo Mercati e Alessandra Smerilli. I temi sul tavolo spaziano dall’intelligenza artificiale alla finanza etica, dalla dignità del lavoro alla rigenerazione ambientale.

Le iscrizioni per partecipare all’evento, con possibilità di pernottamento, resteranno aperte fino all’8 settembre. Dopo quella data sarà possibile registrarsi solo fino ad esaurimento posti, con la formula che non prevede alloggio. La corsa verso un’economia che non uccide, ma ripara e restituisce, è già iniziata. E passa per le strade di tutto il mondo.

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