I dream team italiani delle lame

Trionfo a Mosca per le squadre italiane, femminile e maschile, di fioretto. Terzo titolo mondiale consecutivo per l’Italia in una competizione mondiale di altissimo livello. «Siamo un popolo di altruisti e non di egoisti», così l’onorevole Valentina Vezzali, 41 anni, 25ma medaglia nella sua vita sportiva. Appuntamento a Rio nel 2016
Fioretto Mosca 2015

Una tornata memorabile che va ad iscriversi direttamente nella tradizione delle più grandi pagine dell’Italia della scherma. I Mondiali di Mosca si concludono consegnando al nostro paese due capolavori formato medaglie d’oro, vinte dalle squadre del fioretto contro i padroni di casa della Russia, in entrambi i casi superati. Un doppio trionfo che arriva nell'ultima giornata, nella prova a squadre di fioretto, sia in campo femminile sia tra gli uomini. Per l'Italia è il terzo titolo mondiale consecutivo, quarto alloro di fila considerando anche i Giochi di Londra, ma soprattutto il secondo posto nel medagliere della competizione con 5 premi ottenuti.

 

Ragazze d’oro

 

Arianna Errigo, Elisa Di Francisca e Martina Batini (Valentina Vezzali riserva), dopo aver sconfitto per 45-13 la Spagna nell’assalto del turno dei 16 svoltosi Sabato, hanno sconfitto per 45-25 il Giappone e l’Ungheria con il netto punteggio di 45-18. Nella finale hanno superato per 45-36 la Russia, che schierava in squadra la neocampionessa del mondo dell'individuale Inna Deriglazova.

 

L’impresa delle ragazze ha mantenuto gli standard cui gli altri trionfi di quello che non a caso è apostrofato come “il Dream Team delle lame” ci ha abituato. Si tratta del quindicesimo titolo iridato nel fioretto a squadre: se i primi tre sono del 1957, del 1982 e del 1983, ben 13 sono stati vinti dagli anni Novanta a oggi). La Russia, guidata peraltro proprio dall'ex c.t. azzurro Stefano Cerioni (responsabile anche maschile), è domata. Se vogliamo scovare il particolare negativo, segnaliamo solo un piccolo cedimento della Errigo nell’ultimo assalto, ma a risultato ormai in cassaforte: 45-36 il finale, che ha costretto la nostra atleta a rivedere probabilmente l’Europeo dello scorso giugno quando, raggiunta da 44-38, si era imposta solo all’ultima decisiva stoccata.

 

«Ho avuto un flash di quella gara, ma è stato davvero un solo istante» ha confessato sdrammatizzando, dato che l’oro era già stato blindato anche dalle compagne, oltre che da lei, autrice al secondo giro del primo strappo con un parziale di 7-2 sulla Shanaeva, vittima principale dei fioretti delle nostre, dato che la Di Francisca le ha imposto un parziale di 6-1 e la Batini un 5-1 che ha messo in ginocchio gli avversari.

 

Bis dei ragazzi

 

Gli uomini hanno concesso il bis, sempre con la Russia: Andrea Baldini, Andrea Cassarà, Giorgio Avola e Daniele Garozzo, dopo aver vinto l'assalto del tabellone degli ottavi di Sabato mattina, superando l'Ucraina per 45-32, hanno sconfitto ai quarti con 45-37 gli Stati Uniti e in semifinale la Francia con 45-25. In finale, a parte la momentanea caduta in termini di punteggi del debuttante Garozzo (parziale di 4-8 contro un eccellente Akhmatkhuzin) hanno brillato Cassarà e Baldini. Il successo finale per 45-38 consente all’Italia di chiudere la rassegna iridata moscovita con un bottino di cinque podi (4 ori, 1 bronzo) ed un secondo posto nel medagliere alle spalle dei padroni di casa.

 

Eterna Vezzali

 

«Perché abbiamo perso nell'individuale e perché abbiamo vinto a squadre? Perché siamo un popolo di altruisti e non di egoisti…». Così l’onorevole parlamentare Valentina Vezzali, 41 anni compiuti, ha conquistato la personale medaglia numero 25 ai Mondiali, tra podi, prove individuali e a squadre. Chissà se sarà l’ultima: “quando vedi una come Martina Batini tirare in questo modo, ecco, ti rendi conto che la continuità c'è” ha sentenziato a fine gara, forse preludendo ad un ritiro anche in relazione all’attività politica.

 

Le altre medaglie

 

Altro oro da Rossella Fiamingo nella spada femminile individuale, ancora campionessa iridata, ancora in Russia, come lo scorso anno a Kazan: regalo non male per la catanese in un 14 Luglio che le vale anche i 24 anni. Ad oro anche la sciabola maschile a squadre, impostasi sulla Russia con 45-36 per un titolo che mancava dal 1995. Con il bronzo conquistato infine da Arianna Errigo nel fioretto femminile individuale, almeno una medaglia in ogni arma è stata assicurata, completando il quadro di una grande spedizione.

 

Il meglio deve ancora venire: appuntamento a Rio

 

Se alla prossima Olimpiade 2016 il fioretto femminile a squadre non ci sarà, in quanto non previsto nel programma di gare, quello maschile sì e sarà la squadra da battere: il risultato ottenuto infatti ha un valore ancora più significativo se si pensa che nella rassegna iridata 2015 sono state ben 15 le Nazioni andate a medaglia, a dimostrazione di una competitività generale ormai globalizzata dove l’Italia resa di altissimo livello.

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