Cinema è bello. In sala, poi, ancora di più: buio, ambiente racchiuso, ci si lascia andare e si entra nel film e se si è in compagnia è ancora più bello. Da provare,anziché stare a ingrassare o a dormire sul divano.
Cosa scegliere? Ognuno ha i suoi amori. Ecco Conclave, pubblicizzato al massimo – per alcuni capolavoro, per altri furbata di mercato -, fantathriller che piace, specie se c’è di mezzo il Vaticano e i suoi veri o presunti misteri. Certo, il cast è stellare, a iniziare da Ralph Fiennes perfetto e dalla suora perspicace di Isabella Rossellini. Un po’ sorprende e provoca, un po’ approfondisce, un po’ affascina per l’ambientazione e la recitazione. Il papato, insomma, non esce mai di scena.

Il regista Ferzan Ozpetek (C) con Luisa Ranieri (D) e Jasmine Trinca (S) durante il photocall a piazza di Spagna del film Diamanti, Roma, 12 dicembre 2024. ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
C’è poi il ritorno di Ferzan Ozpetek e il suo Diamanti, il mondo glamour della sartoria, dal sapore tutto femminile di storie che si intrecciano intorno a lui, di fatto, il regista. Un parterre di attrici nostrane – ben diciotto – da Lunetta Savino a Geppi Cucciari, da Kasia Smutniak a Jasmine Trinca fino a Mara Venier che fa la cuoca. Il microcosmo delle donne negli anni Settanta a Roma. Preziosità, tavolate immancabili, racconti variegati, stile alla Ozpetek.
Da premio a Venezia arriva La stanza accanto di Almodòvar, vicenda dolorosa di due amiche, una delle quali malata incurabile che attende e vuole la morte. Si parla di amicizia sincera in un mondo attuale pervaso dall’odio. Le due interpreti, Tilda Swinton e Julianne Moore, sono splendide in un film dichiaratamente favorevole alla eutanasia, a cui si giunge dopo fasi drammatiche in un interno spiccatamente teatrale. Senza nessuna delle consuete “fioriture” del regista, qui più essenziale.

Julianne Moore e Tilda Swinton con Pedro Almodovar alla presentazione madrilena de La stanza accanto. EPA/Mariscal
Per chi vuole pensare ecco Freud. L’ultima analisi, dove Anthony Hopkins e Matthew Goode sono Freud e lo scrittore Lewis in un dialogo sulla vita e sulle grandi questioni fede-ragione. Un confronto anche forte, dove il passato dei due riemerge con le sue contraddizioni. Leggero, nonostante il pericolo – evitato – di pesantezza. Si può parlare di cose serie senza stancarsi, specie se ci sono due attori intelligenti. Come succede nello stupendo film Una notte a New York: Sean Penn, eccellente, è il tassista che passa una notte in auto con la giovane Dakota Johson in mezzo al traffico. Un taxi diventa occasione di dramma e di umorismo insieme, dove si parlano due persone diverse per età ed esperienza. Da non perdere.

Ernesto D’Argenio, Lillo Petrolo, e Beatrice Modica posano per la presentazione di ‘Cortina Express’. ANSA/ETTORE FERRARI
Eccoci al cinepanettone – senza parolacce! – Cortina Express di Eros Puglielli. Ovviamente c’è Christian De Sica con Lillo Petrolo e Isabella Ferrari: comicità, divertimento…forse senza cadute di stile? E infine Il treno dei bambini di Cristina Comencini, storia vera della Napoli nel 1946 di ragazzini divisi dalla madre per”salvarli” dalla povertà. Per non dimenticare.