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Il fenomeno dell’estrema destra in Italia

di Filippo Torrigiani

- Fonte: Città Nuova

Non abbiamo ancora fatto, fino in fondo, i conti col passato e con l’estremismo di destra che ha la sua matrice in segmenti importanti della società, non solo italiana: influenze d’oltre Oceano ma anche servizi segreti deviati, massoneria, forze militari; e va pure ricordata, fatto assolutamente non trascurabile, la presenza, ben protetta dalle istituzioni, di Gladio

Manifestazione neofascista Roma ponte Milvio Foto Cecilia Fabiano/ LaPresse 22 Maggio 2021

Senza girarci troppo intorno e nemmeno evocando i fantasmi del passato, resta un fatto: in questo Paese non abbiamo fatto ancora, fino in fondo, i conti con i trascorsi fascisti che hanno contrassegnato la nostra storia. Ed ecco che, anche in questa fase caratterizzata da mille difficoltà, situazioni da strategia della tensione puntualmente si ripresentano.

Ad una sempre maggiore e oramai consolidata disaffezione nei confronti della politica fotografata anche dal report Istat il quale evidenzia, se mai ce ne fosse bisogno, disimpegno e sfiducia dilaganti da parte dei cittadini a cui i partiti politici non rivolgono risposta, si accompagnano circostanze di disagio che talvolta (come nel caso delle presenze nelle manifestazioni NoVax ma non solo) riproducono veri e propri attacchi politici dai toni e dall’agire squadrista il cui apice è stato raggiunto con la devastazione della sede nazionale della Cgil.

Tra le tante lezioni che la storia contemporanea ci ha consegnato dovremmo ricordarci come, al fine di osteggiare la voglia di rinnovamento ed emancipazione del 68’che si tradussero in movimenti nati nelle fabbriche e negli ambienti studenteschi, ovvero degli ‘autunni caldi’ nei quali si rivendicavano i diritti, la risposta messa in campo dai poteri oscuri, esattamente, fu quella della ‘strategia della tensione’. La matrice di estrema destra – genesi e braccio operativo di quella fase – risiede in segmenti importanti della società, non solo italiana: influenze d’oltre Oceano ma anche servizi segreti deviati, massoneria, forze militari; e va pure ricordata, fatto assolutamente non trascurabile, la presenza, ben protetta dalle istituzioni, di Gladio. E oggi, fare i conti con la storia, non può assolutamente prescindere da una riflessione circa questo contesto che, come noto, ha significato stragi, bombe, sangue ma anche sopraffazione e poteri politici e finanziari.

Con troppa leggerezza la questione del desiderio di estremismo di destra è stata liquidata come ‘superata dagli eventi’ o peggio ancora relegata alla rappresentanza di uno sparuto manipolo di nostalgici della Repubblica di Salò, ma in realtà la situazione è molto più articolata e profonda. Per averne contezza, ad esempio, è interessante (e preoccupante) leggere i risultati elettorali degli ultimi anni. Siamo nel 2008 e le compagini di estrema destra (Casapound, Fiamma etc) sfiorano per un soffio il milione di voti!

E si badi bene: queste compagini politiche, va rammentato, in più di un’occasione hanno composto apparentamenti e sostegno durante le tornate elettorali di quella che oggi si definisce la ‘destra moderata’. Dunque, alla stregua della famosa espressione latina Pecunia non olet, nonostante la catarsi di alcuni politici, per tanti di loro il sostegno elettorale ha significato ‘Voto non olet’ anteponendo di fatto ai valori fondanti della Repubblica italiana i risultati elettorali.

In realtà, situazioni di intolleranza mista a disumanità, si registrano un pò ovunque: i respingimenti dei migranti alle frontiere, il filo spinato, i muri eretti anche da parte di stati membri dell’Europa, purtroppo, ne sono la dimostrazione più crudele. Su tutto spira un vento di fanatismo esasperato e fagocitato da sciovinismi con i quali non si sono mai fatti i conti fino in fondo.

Se da un lato le gesta di accoglienza e di pace che provengono da larga parte della società civile e dalla dottrina di papa Francesco (su cui spicca l’enciclica Fratelli tutti) ci insegnano che si può e si deve agire tutti insieme nel solco della fratellanza e del rispetto umano.

Sete di potere, destabilizzazione dei contesti geo politici, controllo e dominazione in varie forme, a partire da quelle economiche e finanziarie figlie di questa epoca, sono senza dubbio il terreno su cui lavora la destra estrema: la risposta che dobbiamo dare non può che essere quella che affonda le radici e le azioni nei valori della Costituzione e negli articoli della Dichiarazione dei diritti umani del 1948, custodendone le virtù esattamente come il Sole si prende cura del grano maturo. Senza storia non c’è futuro, non una frase fatta, né tantomeno retorica. È l’attualità.

 

 

 

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