Famiglia e politica

Un'esperienza significativa, quella di Toni e Vanda. Li avevamo conosciuti più di trent'anni fa, nella loro Montegalda, piccolo centro tra Vicenza e Padova...
Famiglia Fabris
Lei casalinga, lui chef presso una casa di "signori". Poi non ci siamo più rivisti. Ora che Toni è in Paradiso, Vanna ci ha resi partecipi di alcuni documenti della vita assieme a Toni, fra cui una fitta corrispondenza che loro due "modesti pensionati e privi di cultura" – come si autodefinivano – hanno tenuto con alcuni personaggi della politica.
 

Nel 2003, all’allora Presidente della Commissione Europea, subito dopo l’attentato con pacco-bomba, hanno scritto:
"…la saggezza e la speranza che lei sa infondere anche nei momenti più critici ci fa credere in un mondo migliore, dove il dialogo fra persone e popoli è ancora possibile. Ogni giorno la ricordiamo nelle preghiere, ma da quanto è appena accaduto lo faremo con più impegno… Grazie per tutto e tanti auguri a Lei ed ora, in modo speciale a sua moglie per una completa e stabile guarigione".

Questa letterina aveva toccato il cuore del destinatario che, di suo pugno, ha risposto: "Vi ringrazio per l’interessamento verso le recenti vicende che mi hanno colpito direttamente, ma che non mi hanno certo tolto la serenità… Con molta amicizia…".

Vanna e Toni hanno continuato a seguirlo anche quando ha accettato di impegnarsi per un nuovo ruolo nelle istituzioni in Italia. Il 26 novembre 2005 scrivono: "Carissimo signor Presidente, questo è il nostro augurio, che Lei fra poco possa esserlo realmente! …Abbiamo seguito nella trasmissione Otto e mezzo di LA 7 il dibattito sui delicati temi del concordato e della bioetica che sicuramente tra poco diventeranno motivo di scontro dentro [la sua coalizione] e di crociate acchiappavoti [nell’altra coalizione]".

 

E dopo aver espresso il timore che su questi temi la coalizione sia scardinata e l’Italia riportata indietro di 20 anni, ripetono: "Presidente, ci affidiamo ancora una volta a Lei che sentiamo come voce fuori dal coro per chiarezza, senso dello Stato ed equilibrio morale. Ancora una volta la sua autorevolezza non lasci spazio per equivoci o rimaneggiamenti sui temi indicati. …Con profonda stima salutiamo lei e la signora."

Vanna e Toni hanno preso ancora carta e penna per scrivere ad un altro personaggio politico : "… parlate seriamente di programmi in cui siano presi di mira i reali problemi del popolo italiano… per avere il voto della parte più dialogante dei votanti; perché c’è bisogno dell’apporto di questi elettori; perché certi principi etici non sono patrimonio solo dei cristiani, bensì di tutti gli uomini di buona volontà. … Abbiamo bisogno di buoni politici… perché la gente accoglie ciò che vede vissuto".

Sono alcune delle diverse iniziative con cui questa semplice famiglia ha esercitato la cosiddetta cittadinanza attiva, pur rimanendo a casa, pur vivendo in un piccolo paese di provincia. Il fatto è che Toni e Vanna, semplicemente, hanno saputo testimoniare i valori nei quali per tutta la vita, come "famiglia nuova", hanno fermamente creduto.

 

(Dal blog di Anna e Alberto Friso)

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