Egoista o no?

Molti mi dicono che sono egoista ed egocentrico, che quando dico le cose penso solo a me stesso. A me non sembra. E, poi, come faccio a dire il mio parere se non penso a me?. Alberto – 15 anni Innanzitutto grazie per la tua domanda che mi offre la possibilità di dialogare anche con gli adolescenti che leggono la rubrica. È una domanda molto bella e significativa perché esprime bene quello che tu stai vivendo. Da una parte vuoi affermare te stesso, ne senti il bisogno e soprattutto nell’esprimerti ricerchi un tuo modo di essere, una tua identità… dall’altra però, come in ogni dialogo che si rispetti, occorre tener conto dei bisogni dell’altro. A tale scopo, sarebbe necessario lasciare da parte il proprio punto di vista, per poterlo comprendere fino in fondo. È questa una ginnastica importante che occorre esercitare continuamente. Infatti, se non ci si sforza di entrare nell’altro, di vivere l’altro, non solo la nostra crescita umana e psicologica risulta compromessa, ma succede anche che chi ci vive attorno rimane deluso e scontento. L’identità di ciascuno di noi, ha bisogno di due ingredienti fondamentali: essere sé stessi e, al contempo, essere con gli altri; non si è sé stessi, se non in relazione con gli altri. Ma per essere sé stessi, per realizzare la propria identità, occorre uscire da sé. Sembra apparentemente una contraddizione, ma non lo è. Alla tua età questo essere te ed uscire da te è un esercizio ancora agli inizi e ciò comporta un po’ di fatica di paura di perdersi. Comunque, non scoraggiarti… Quando sei con gli altri, per prima cosa mettiti nei loro panni, cercando di ascoltarli fino in fondo, facendo tacere tutte le risposte giuste che ti vengono dentro, posticipando quello che vorresti dire ad un momento successivo, fino a quando chi ti parla ha finito di dirti tutto quello che voleva comunicarti. Poi, dopo averli ascoltati fino in fondo, comunica ciò che hai dentro e ritieni giusto. Vedrai che in questo modo, la tua identità si sentirà arricchita e gli altri si sentiranno compresi. LA MIA CANZONE Sono uscito per le strade,/per cantare la mia canzone…/ Ha il colore del vento/la mia canzone…/Ha la voce del tempo/la mia canzone…/Ha lo sguardo smarrito/la mia canzone…/Dimmi, dimmi, come potrò cantare/la mia canzone?/ Ti dico:/Su, nuovo,/fai un cartoccio del passato,/fai un cartoccio del futuro…/Entra in ogni attimo nelle nostre canzoni…/Cantiamo come fosse l’ultima canzone della vita,/ cantiamola,/con la gioia di un bambino. (parvus)

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