Diritti umani: una riflessione a cinquant’anni dalla Dichiarazione universale

L'anniversario della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo ha mantenuto viva l'attenzione dell'opinione pubblica e la riflessione intellettuale su un tema di così viva attualità. In questo contesto, con elementi di originalità e di esperienza diretta, si è inserita la recente pubblicazione di un testo di Vincenzo Buonomo, docente di diritto internazionale alla Pontificia Università Lateranense, esperto nelle Delegazioni della Santa Sede a riunioni dell'ONU e membro del comitato di redazione della nostra rivista. Lo scritto analizza il suo testo, intitolato I diritti umani nelle relazioni internazionali. La normativa e la prassi delle Nazioni Unite, che affronta alcune delle questioni più pregnanti che hanno interessato la dottrina e la prassi dei diritti dell'uomo in questi cinquant'anni, dall'universalità alla indivisibilità dei diritti proclamati fino all'emergere, proprio attraverso la dottrina e la prassi dei diritti umani, di nuovi soggetti nel contesto internazionale, i popoli e gli individui. La pista di approfondimento seguita da Buonomo è quella di partire dalla persona vista nella sua unità sia materiale che spirituale, mantenendo tuttavia un approccio metodologico che tiene continuamente conto e fa continuo riferimento alla produzione teorica del sistema delle Nazioni Unite di cui egli è profondo conoscitore.

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