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Dalla penna al microfono: giovani reporter crescono

di Andrea Conte

- Fonte: Città Nuova

A Pescara un laboratorio di giornalismo e podcast promosso da Teens, la rivista per i ragazzi scritta dai ragazzi, del Gruppo editoriale Città Nuova. Un modello replicabile in tutta Italia

Domenica 19 ottobre, nella sede del Movimento dei Focolari di Pescara, si è svolta la giornata laboratorio “Dalla penna al microfono – Diventa giornalista per un giorno”, promossa dalla redazione nazionale di Teens in collaborazione con Umanità Nuova.

Sedici ragazzi e ragazze tra gli 11 e i 15 anni, in parte provenienti dal liceo classico cittadino, hanno vissuto un’intera giornata da giornalisti, podcaster e redattori, sperimentando cosa significa osservare la realtà e raccontarla con verità e creatività.

A guidarli, un gruppo di tutor locali della redazione Teens di Pescara, ragazzi e ragazze poco più grandi, che per un giorno hanno messo la loro esperienza al servizio dei più giovani.

La giornata è iniziata con la presentazione della rivista Teens, “scritta da ragazzi per i ragazzi” e del suo stile: raccontare la realtà con uno sguardo curioso e positivo.

Dopo un vivace speed date del giornalista, in cui i partecipanti si sono intervistati a coppie in un minuto, il programma è entrato nel vivo con cinque laboratori tematici:

– scrittura e articolo giornalistico

– podcast e narrazione orale

– intervista dal vivo

– fonti e fake news

– sondaggi e opinioni

Ogni laboratorio è stato introdotto da una pillola video di un minuto realizzata dai tutor della redazione nazionale, utilissima per rompere il ghiaccio e dare subito un taglio concreto all’attività. Un format semplice, efficace e facilmente replicabile in altre città.

Nel pomeriggio, spazio al tema della pace: un brainstorming arricchito dalle testimonianze di esperti di alcune associazioni, Stefania Nardelli (AMU) e Nicola Forcina (RomaAmor), che hanno raccontato progetti di solidarietà e cooperazione. Le loro parole hanno toccato tutti, mostrando come comunicare possa essere anche un modo per costruire una fraternità concreta.

Gran parte del successo della giornata è merito dei tutor locali, giovani redattori che hanno guidato i laboratori con passione e spontaneità, vivendo per la prima volta il ruolo di formatori.

Susanna racconta: «È stata un’esperienza molto coinvolgente e gratificante: è stato bello poter trasmettere le conoscenze apprese scrivendo nella redazione di Teens a ragazzi più piccoli. Il clima informale ha favorito la cooperazione e ci ha anche uniti di più tra noi tutor».

Ilaria aggiunge: «Temevo che l’attività che avevo preparato fosse noiosa, ma vedere i ragazzi così coinvolti e entusiasti mi ha riempito il cuore. I ricordi che ho costruito oggi li porterò sempre con me».

Pietro ha vissuto la giornata come un passaggio di crescita: «Non sapevo bene cosa aspettarmi. Mi è sembrato strano dover insegnare ad altri ragazzi un mestiere che sto ancora imparando. Ma poi mi sono reso conto che c’era qualcosa che potevo davvero trasmettere. Vedere i loro occhi curiosi, riconoscermi in quegli sguardi pieni di voglia di cominciare, è stato inspiegabilmente appagante. Spero di continuare a migliorare per poter dare ancora di più nei prossimi eventi».

E Benedetto conclude con sincerità: «Avevo tante paure e ansie, ma ho capito che se ci metti passione, riesci a trasmetterla. È stato un insegnamento anche per noi tutor, perché l’affetto e la voglia di fare dei ragazzi ci hanno restituito tantissimo».

Il gruppo tutor ha dimostrato una sintonia straordinaria, quella realtà speciale che nasce quando si vive la fraternità nel lavoro e nella condivisione.

Al termine dell’esperienza sono nati 5 episodi podcast e diversi articoli per le rubriche di Teens, tutti dedicati al tema della pace. L’obiettivo ora è raccogliere questi materiali per costruire un numero speciale della rivista, interamente scritto dai partecipanti e tutor della giornata.

Il questionario di gradimento ha registrato un livello di soddisfazione altissimo: la quasi totalità dei ragazzi ha definito l’atmosfera “coinvolgente e positiva” e ha espresso il desiderio di continuare la collaborazione con Teens.

“Dalla penna al microfono” si è rivelato molto più di un laboratorio: è un modello replicabile di formazione e partecipazione attiva, che unisce apprendimento e relazione. Con pochi strumenti — una sala, qualche microfono e tanta passione — è possibile far nascere in ogni città un piccolo laboratorio di giornalismo Teens, dove scrivere e comunicare diventano strumenti di dialogo e pace. Perché, come hanno dimostrato i giovani giornalisti di Pescara, raccontare la realtà con cuore e verità è già un modo per cambiarla.

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