Da joculator a starec

Diversi episodi testimoniano la conversione e la professio vitae sanctae di uomini di spettacolo che, abbandonate per sempre le scene, decisero di ritirarsi in convento e diventarono amatissimi direttori spirituali. È il caso di Giovanni Bono de’ Bonomi, detto “Zannebono”, agostiniano compatrono di Mantova, morto nel 1249. La sua vicenda ha ispirato, ad esempio, Giovan Battista Andreini (1576-1654), artista della Commedia dell’Arte e raffinato letterato, in due sonetti della raccolta Teatro celeste, dedicata agli attori convertiti alla fede cristiana. Un’analoga esperienza è raccontatada un anonimo testo giullaresco russo di datazione incerta, Lo starec Giocherello ne del Monastero di Bogoljubovo (112 versi), che testimonia anche l’importanza della devozione mariana nella spiritualità ortodossa. 

 

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