Così colpì Z4R4THUSTR4

Anche il nostro portale nel weekend è stato colpito dai pirati informatici. Un po’ di lavoro in più, ma tutto è di nuovo sotto controllo
hacker

È venerdì sera, da poco sono passate le nove e la serata s’annuncia riposante, finalmente. Ma ricevo una telefonata dal nostro collaboratore Fabio Ciardi: «Vi state divertendo sul sito? Dovevo consultare un articolo ma non riesco ad entrare in www.cittanuova.it. C’è uno strano uccello che blocca tutto». Un rapido sguardo sul BlackBerry, ed ecco apparire una sorta di sfinge alata con la scritta fatale: «Hacked by Z4R4THUSTR4». In soldoni, eravamo stati oggetto dell’interesse di uno di quei mostri di bravura informatica che sono gli hacker, cioè coloro che usano la Rete per propugnare una condivisione digitale sino a sfiorare l’ideologia.

 

Due sentimenti contrastanti si sono allora sovrapposti nella mente stupita del vostro direttore: da una parte l’orgoglio di essere stati presi di mira dai “mostri” della Rete, visto che di solito essi s’interessano a siti ben più importanti e conosciuti di quello nostro (anche se siamo unici e irripetibili, e nel nostro piccolo anche provocatori!). Dall’altra la preoccupazione di aver perso il lavoro di mesi o di anni. Molto più prosaicamente, il vostro direttore temeva che non si potesse aggiornare il sito con l’ultimo articolo dell’eccellente corrispondente Silvano Gianti sulla tragedia di Genova e la corrispondenza dell’epico nostro inviato Giulio Meazzini in Olanda.

 

Rapida telefonata ai nostri splendidi tecnici – Gianfranco Monaco e Marco Caprarola, questa volta bisogna proprio nominare chi lavora sempre nell’ombra! – che si sono subito messi al lavoro, e nel giro di mezz’ora hanno sostituito alla pagina della sfinge una più prosaica scritta: «Manutenzione straordinaria del sito. Ce ne scusiamo coi lettori. Grazie». Poi, hanno cominciato il lavoro notturno prima di trasferimento dei dati su un altro server delocalizzato, quindi di controllo dell’integrità dei dati, e infine di riattivazione del sito. Avvenuta parzialmente nella mattinata del sabato, e completata nella mattinata di domenica.

 

Ecco la piccola cronaca delle vicende del nostro e vostro Gruppo editoriale. Dalla quale traiamo qualche considerazione:

 

a)          che abbiamo dei lettori amabili, che non ci hanno fatto pesare più di tanto la défaillance del sistema;

b)          che i lettori aumentano, perché quanto più si è visitati più si è esposti ad attacchi del genere;

c)          che godiamo dell’assistenza di tecnici che con grande dedizione si sono dati da fare e hanno prontamente annullato l’hackeraggio (almeno per il momento, perché la lotta continua sempre);

d)          che siamo stati attaccati (uuufff!) da un hacker (che ci aveva oscurato la home page per fini di orgoglio personale) e non da un cracker (i “cattivi” che entrano nei siti per carpire dati sensibili o semplicemente per distruggere, i black block dell’informatica);

e)          che comunque il “nostro” hacker aveva oscurato ben tre siti di carattere religioso (il che fa sospettare che fosse avesse qualche mira ideologica, ma non ne siamo convinti, perché spesso gli hacker fanno a gara tra di loro per chi oscura più siti in un determinato lasso temporale);

f)           che siamo un sito web dalle proporzioni modeste e soprattutto dalle risorse limitate, visto che con ben altri fondi a disposizione avremmo potuto proteggerci più efficacemente con software adeguati e server più potenti.

 

Ringraziamo quindi i tecnici e i nostri lettori per la loro pazienza, e ringraziamo pure il personaggio evocativo di Nietzsche – non capiamo però la scritta che intendeva spiegare quel nome: Persian Gulf for ever, Golfo Persico per sempre (?!?!) – che ci ha fatto visita, avendo l’accortezza di non far cadere la porcellana di Limoges e i vasi Ming.

 

E continuiamo con la nostra avventura web al servizio della fraternità e della pace, del dialogo e della giustizia. Le nostre pagine spesso sono evangelicamente scomode, ma di questo siamo fieri, e un po’ di persecuzione, sempre evangelicamente, non fa poi così male!

 

E continuiamo a crescere, pur nella limitatezza delle risorse economiche e umane, sia come contenuti che come grafica, oltre che nell’organizzazione delle pagine, raccogliendo spesso i suggerimenti dei visitatori.

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