A Treviso, fotografata nella sua bellezza riservata e limpida con occhiate nei dintorni, come Possagno, le due amiche Melissa e Sabrina (Ludovica Martino e Paola Buratto) hanno sempre condiviso tutto, fin dall’infanzia. Addirittura rimangono incinte nello stesso periodo e partoriscono Samuele e Michele quasi nelle stesse ore. I loro compagni, Alessandro fisioterapista (Pierpaolo Spollon) e Giorgio che lavora nella Gipsoteca canoviana a Possagno (Francesco Centorame) sono amici anche loro e faticano però a capire l’amicizia così stretta fra le due donne. La vita procede serena finché una sera, improvvisamente, le due amiche sono vittime di un incidente. I due uomini restano soli: elaborare il lutto è terribile, ma li attendono i pannolini, e le mille cure ai bebè, faticose anche per l’invadenza ansiosa dei genitori di Giorgio. Finché i due decidono: vivranno insieme e si aiuteranno con i piccoli a farli crescere, questi bambini svegli e simpatici. E il lutto? Alessandro si consola nei fine settimana, Giorgio resta fedele alle memoria della compagna.
Finché nella sua vita non arriva, inattesa, Noelle. Naturalmente, è lei a prendere l’iniziativa… Qui comincia il difficile, dopo 4 anni. Giorgio ormai inizia ad avere una sua vita e i due vanno a stare in case diverse, dolorosamente per Alessandro. È giusto separare i due bambini che sono cresciuti come fratelli? È giusto che l’amicizia sia possessiva? Non bisogna forse capire la differenza tra condivisione e codipendenza?
Il film risponde con delicatezza alle domande – non sveliamo il finale –, raccontando i momenti della vicenda ora con toni brillanti e spiritosi, ora con malinconia e dolore, ora con realismo. Ma senza mai tradire la bellezza della vita che supera il dolore dei distacchi anche grazie alla luminosità dei bambini. Recitato molto bene dall’intero cast affiatato, dialogato in maniera leggera con qualche puntatina sentimentale, poetico nelle visioni cittadine e naturali, il film è diretto da Padovan con maestria, con tatto e una serenità di fondo che fa bene e che per fortuna va oltre i soliti film familiari angoscianti e violenti o superficiali. Non si ride, ma si sorride, si piange, ma non ci si dispera. E si scopre che l’amicizia, vissuta con confidenza rispettosa, è un grande valore. Un gioiello da non perdere. Esce il 26.