Cina muscolosa e nascosta

Nel mezzo della crisi economica che la sta attanagliando e in occasione dei settant'anni dalla vittoria contro il Giappone, avvenuta nel 1945, alla fine della seconda guerra mondiale, la Cina ha organizzato una grande parata militare. Una riflessione
Grande parata dell'esercito cinese a Pechino per i 70 anni dalla vittoria contro i giapponesi del 1945

Mi hanno colpito alcune immagini e due o tre reportage sulla recente grande parata militare della Cina. Proprio nel momento dell'inizio di un rallentamento (atteso) dell'economia cinese, il governo mostra i muscoli. Credo che ciò abbia finalità soprattutto interne, visto che tenere assieme 1.300.000.000 persone è qualcosa di estremamente complicato. Le sue guerre esterne la Cina continuerà a combatterle in campo economico.

 

Ricordo nel 2009 in un viaggio in Kirghizistan, nell'aeroporto di Bishkek stazionavano a Ovest i giganteschi Hercules statunitensi, grigi e inquietanti. A Est, invece, stazionavano gli Antonov russi, di colore azzurro, se possibile ancora più minacciosi. E immoti. Il Paese centrasiatico, infatti, aveva concesso la costruzioni di basi militari sia ai russi che agli statunitensi. Tra gli uni e gli altri, tra i bestioni grigi e quelli blu, invece, decine di piccoli aerei sbiaditi marchiati dall'alfabeto cinese caricavano e scaricavano merci a un ritmo impressionante. E a pochi chilometri da lì i mercanti cinesi avevano creato una nuova città, Dordoi, fatta solo di conainer "last trip", in cui non esisteva nessun controllo né fiscale né sanitario, né nulla. Zona franca ancora esistente, attraverso cui transitavano anche i falsi Gucci, Louis Vuitton e Prada, o le Nikon professionali a 80 euro, che poi finivano sulle nostre bancarelle…

 

Queste sono e saranno ancora le guerre cinesi, in Asia come in Africa. Si parla di invasione di immigrati verso l'Europa: in realtà l'ondata cinese è già avvenuta, da vent'anni, goccia dopo goccia. I cinesi sono arrivati, senza far rumore, senza guerre guerreggiate, ma con strategie di ingresso spesso illegali ma nascoste e non facilmente interrompibili. Anche questa è l'immigrazione che dobbiamo affrontare qui in Europa. Più difficile da integrare rispetto a quella siriana o eritrea.

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