Ci sta a cuore salvare vite

A Roma un convegno di cardiologi dedica una sessione ai non addetti ai lavori. Obiettivo: far propria la tecnica del massaggio cardiaco, risolutiva in molti casi di attacchi improvvisi e in grado di evitare la morte. Porte aperte per chi vuole imparare oggi alle 17
Massaggio cardiaco

Una sede prestigiosa per un convegno importante. E' partita ieri e continua oggi, a Palazzo Colonna, a Roma, la quinta edizione del summit di cardiologia “Advances in cardiac electrophysiology” organizzato dal prof. Leonardo Calò del Policlinico Casilino della capitale.

I relatori, autorevoli ricercatori italiani e stranieri, intervengono su molteplici temi: dalle aritmie allo scompenso cardiaco, dalla telemedicina alla genetica e alla prevenzione. Un convegno rivolto a medici e infermieri, professionisti che ogni giorno si confrontano con la vita di pazienti che non di rado debbono strappare alla morte. Non manca poi l’attenzione all’economia sanitaria con la presenza di economisti, manager di multinazionali farmaceutiche ed elettromedicali, medici, farmacisti e politici.

C’è spazio però anche per i non addetti ai lavori.Oggi 22 novembre, alle 17, Palazzo Colonna a piazza dei Santi apostoli apre le porte a studenti, insegnanti, associazioni sportive e semplici cittadini interessati a gestire situazioni di emergenza in cui possono trovarsi persone di ogni età. La sindrome della morte improvvisa, molto diffusa, può infatti essere contrastata ed evolvere quindi positivamente se si interviene opportunamente e soprattutto repentinamente.

Da qui l’idea del “Massaggio per la vita”, un massaggio cardiaco facile da imparare e da eseguire. «Una manovra semplice che richiede al massimo due ore di training – spiega il dottor Calò –. Il nostro obiettivo è quello di formare gratuitamente, con il contributo delle associazioni cardiologiche, gli insegnanti di scienze e di educazione fisica che, a loro volta, potranno insegnarlo agli studenti. Questa iniziativa si potrebbe quindi estendere a tutte le scuole medie superiori senza costi aggiuntivi. Io credo che questo potrebbe rappresentare un buon punto di partenza per trasmettere ai ragazzi non solo alcuni princìpi medici di base per un pronto soccorso, ma anche il senso dell’amore per la vita».

Lo stesso amore per la vita che ha spinto il dottor Calò a promuovere l’istituzione, presso il Policlinico Casilino, del Centro di Aritmiologia, un ambulatorio dedicato al follow up dei pazienti affetti da scompenso cardiaco – sono  100 mila le persone che nel nostro Paese ogni anno muoiono per questo problema – che, anche grazie alla telemedicina, vengono costantemente monitorati e quindi aiutati nella gestione della malattia con un miglioramento della qualità di vita.  

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