Chiara Lubich, uno strumento nelle mani di Dio

Domenica 10 novembre a Frascati si svolgerà la cerimonia di chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione della fondatrice del Movimento dei Focolari.
Chiara Lubich

«Donna di intrepida fede, mite messaggera di speranza e di pace». Così papa Benedetto XVI aveva definito Chiara Lubich in un messaggio inviato in occasione dei funerali, celebrati nella basilica romana di San Paolo fuori le mura. Donna e laica, durante gli orrori della Seconda guerra mondiale questa maestrina di Trento aveva proposto un sentiero nuovo, che attraverso la cultura dell’unità mostrava la possibilità di realizzare una società multietnica, multiculturale e multireligiosa. Una società che non esclude nessuno, realizzabile grazie al dialogo e alla fraternità universale.

Per la serva di Dio Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei Focolari, domenica prossima, 10 novembre, alle 16.30, nella cattedrale di san Pietro Apostolo a Frascati (Roma), si svolgerà la cerimonia di chiusura della fase diocesana della causa di beatificazione e canonizzazione. La celebrazione si terrà alla vigilia del centenario dalla nascita della Lubich, che cadrà nel 2020, e sarà presieduta dal vescovo di Frascati, mons. Raffaello Martinelli. Sarà presente, tra gli altri, Maria Voce, attuale presidente del Movimento dei Focolari.

«La penna non sa quello che dovrà scrivere, il pennello – aveva affermato Lubich nel 1977, al Congresso eucaristico di Pescara –  non sa quello che dovrà dipingere e lo scalpello non sa ciò che dovrà scolpire. Quando Dio prende in mano una creatura per far sorgere nella Chiesa qualche sua opera, la persona scelta non sa quello che dovrà fare. È uno strumento. E questo, penso, può essere il caso mio».

«Gli strumenti di Dio in genere – aveva aggiunto – hanno una caratteristica: la piccolezza, la debolezza… Mentre lo strumento si muove nelle mani di Dio, Egli lo forma con mille e mille accorgimenti dolorosi e gioiosi. Così lo rende sempre più atto al lavoro che deve svolgere. Finché, acquisita una profonda conoscenza di sé e una certa intuizione di Dio, può dire con competenza: io sono nulla, Dio è tutto. Quando l’avventura iniziò a Trento, io non avevo un programma, non sapevo nulla. L’idea del Movimento era in Dio, il progetto in cielo».

Nato a Trento, il Movimento dei Focolari è diffuso oggi in tutto il mondo. «Vorrei che l’Opera di Maria – aveva detto Chiara -, alla fine dei tempi, quando, compatta, sarà in attesa di apparire davanti a Gesù abbandonato-risorto, possa ripetergli: “Quel giorno, mio Dio, io verrò verso di te… con il mio sogno più folle: portarti il mondo fra le braccia”. Padre, che tutti siano uno!».

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