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Uno dei paradossi che colpiscono è il fatto che, in tante congregazioni chiamate clericali, perché orientate a vivere il ministero sacerdotale, si sono santificati proprio quelli che non hanno questo profilo vocazionale. Consacrati, ma non preti. E si sono santificati proprio grazie al loro carisma. Anche qui si vede che importa non tanto quello che si fa, ma come si fa. Abbiamo chiesto a un membro di queste congregazioni un commento a questo fatto. L’autore è missionario claretiano a San Pietroburgo (Russia), professore al Seminario di quella città, coordinatore dei religiosi che si curano dei cattolici in quella nazione.
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