Cappottini per i cani, moda o necessità?

Se ne vedono sempre di più, in giro, caldi e colorati. Ma davvero maglionicini e coperture calde sono utili per il benessere dei nostri animali?
Cane con la copertina

Torno indietro con la mente a parecchi anni fa e vedo Eta Beta, una schnauzer nana, che trotterellando fiera precede una mia cara amica e il marito con la sua elegante e vistosa coccarda bianca nel giorno delle nozze. E ancora, più di recente, ricordo la sera dell'inaugurazione del nostro centro medico, quando una carissima amica porta con sé il suo cane, nonché nostro assistito, Lupin, un volpino della pomerania tutto cotonato (lo sono di natura), con un elegantissimo papillon nero al collo.

In entrambe le occasioni mi ricordo che la cosa mi ha fatto sorridere e apprezzare il buon gusto di un gesto semplice e moderato, nonché decisamente adatto all'occasione. Allo stesso tempo episodi del genere fanno riflettere sulle cure e le attenzioni che a volte abbiamo per i nostri beniamini, ritenendoli davvero parte integrante della nostra famiglia, o sulle esagerazioni che non sempre li rispettano nella loro natura, che è decisamente altro da noi. A tal proposito viene da chiedersi se maglioncini, cappottini e impermeabili siano davvero necessari per i nostri amici a quattro zampe.

Tra i nostri assistiti ci sono parecchi cani di piccola taglia e dal pelo raso, per intenderci mi riferisco a chihuahua, pinscher, yorkshire o derivati di tali razze. Questi animali hanno una costituzione fisica molto esile e il più delle volte vivono in casa. Ciò non solo trasforma la muta stagionale (che un tempo nel cane era circostritta a due momenti dell'anno: primavera e autunno, rispettivamente in preparazione del caldo estivo e del freddo invernale) in una muta perenne, viste le temperature pressoché costanti delle nostre abitazioni, ma rende impreparati tali animali agli sbalzi di temperatura quando vengono portati a passeggio soprattutto nei mesi invernali.

Per questi tipi di cani non è assolutamente balorda l'idea di ricorrere a cappottini, impermeabili o maglioncini, soprattutto se ci rendiamo conto che per un motivo o un altro (età, stato di salute, condizioni climatiche del luogo dove vivono) soffrono il freddo. Così, proteggere un cane dalla pioggia con un impermeabile è cosa buona per la sua salute e per le cure che noi dobbiamo dedicare al nostro beniamino e alla nostra casa. Per esperienza personale, vi assicuro che asciugare un pastore tedesco a pelo lungo ogni volta che scende da casa per i suoi bisogni o proteggere pareti e arredamento dall'acqua che l'animale cerca di eliminare scuotendosi al rientro dalla passeggiata in una giornata piovosa non è per niente semplice e può mettere a dura prova la pazienza anche della persona più tollerante.

Quindi, volendo dare delle indicazioni circa l'utilizzo di cappottini e maglioncini, credo che, fatta eccezione per l'impermeabile che è utile a tutte le razze e ad ogni età, per questi indumenti bisogna tenere in considerazione diversi fattori: la taglia, il mantello, l'età, lo stato di salute e l'ambiente in cui vive l'animale. Così per esempio se non pensiamo affatto di proteggere con un cappottino un siberian husky che vive fuori, non possiamo assolutamente dimenticarcene nel caso di un levriero italiano che decidiamo di tenere in giardino.

Per intenderci, esitono razze con folto sottopelo, che in occasione delle mute s'infoltisce o si riduce a seconda della stagione, fornendo all'animale una naturale protezione contro gli sbalzi termici, e razze in cui invece tale isolamento termico non esiste affatto. Difatti, il mantello di un cane è, solitamente, cosituito da un pelo di copertura che può essere lungo o corto, morbido o duro, fitto o rado e un sottopelo che è sempre lanuginoso, morbido e fitto. Il primo non protegge granché dal freddo, il secondo rappresenta un perfetto isolante termico.

Ma vedere un cane a pelo lungo non significa necessariamente che sia dotato anche di sottopelo, ne è un esempio il noto yorkshire che ne è completamente sprovvisto, così come i barboncini, alcuni levrieri e i terrier. Allo stesso modo non tutti i cani a pelo raso sono privi di sottopelo. Se il dobermann ne è sicuramente privo, non è così per il dogo argentino che può averne o no a seconda del clima in cui vive, o per il rottweiler che ne è sempre provvisto, nonostante il mantello a pelo raso.

Per le razze senza sottopelo, dunque, a seconda del clima della propria dimora è opportuno pensare a un maglioncino o comunque a un indumento che protegga dal freddo sia quando sono in casa, sia quando escono. I cani di piccola taglia, poi, disperdono più facilmente il proprio calore e quindi giovano dei maglioncini da tenere, a seconda della razza e del matello, anche in casa. I cani anziani, che rischiano di contrarre malattie più facilmente, o malati, con difese immunitarie basse, possono sentire il bisogno di essere più coperti, se ci rendiamo conto che tollerano bene un cappottino o un maglioncino può essere giusto farli indossare.

È chiaro che tutto ciò va bene se l'animale è disposto a tollerarlo, non è mai consigliabile forzarli a fare qualcosa che non sopportano. Come succede spesso per i gatti che pur essendo decisamente amanti delle fonti di calore mal tollerano ogni forma di indumento. Per cui alla domanda se è davvero necessario far indossare ai nostri beniamini cappottini e altri indumenti, penso che buonsenso, moderazione e qualche conoscenza della razza del nostro cane possano suggerirci le scelte più giuste. Talvolta, poi, un pizzico di ironia e simpatia, quando sono associate a gusto e parsimonia, possono strapparci un sano sorriso, che non guasta mai.

A cura della dott.ssa Letizia D'Avino, Centro medico veterinario "Zoe", via Aldo Moro 75, Somma Vesuviana, Napoli

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