Non c’è due senza tre per la Nazionale italiana U21 che, con la vittoria di venerdì contro la Svezia, ha ottenuto la terza vittoria in altrettante partite nel Gruppo E di qualificazione agli Europei 2027 di categoria. La formazione di Silvio Baldini, dopo le non convincenti vittorie contro Montenegro e Macedonia del Nord, rifila un poker di reti alla Svezia al “Dino Manuzzi” di Cesena. Un 4-0 che ci voleva per il morale della squadra che il 14 ottobre giocherà contro l’Armenia, puntando ad incamerare altri tre punti e, se possibile, migliorare ulteriormente la differenza reti. Aspetto molto importante per gli Azzurrini, visto che la sfida che si prefigura al vertice del girone è con la Polonia – attualmente a punteggio pieno come i ragazzi di Baldini, ma con una differenza reti migliore (9-0 rispetto al nostro 7-1) – contro cui si giocherà l’accesso alla fase finale degli Europei in programma in Albania e Serbia nel 2027.
Ma, prima di guardare al futuro di questa fase, ritorniamo al “Dino Manuzzi” perché, oltre alle 4 reti dei nostri Azzurri U21, si è scritta la storia del calcio italiano. Quattro le reti subite dalla difesa svedese e tre protagonisti: Niccolò Pisilli con una magica doppietta, l’idolo di casa Tommaso Berti a segno in un rigore e, super protagonista, Francesco Camarda che segna il momentaneo 2-0 con un cucchiaio su rigore e diventa il giocatore più giovane di sempre a trovare la via della rete con l’Under 21.
Un’altra serata da ricordare per il giovane Camarda che, dal suo debutto in Serie A colleziona un record dopo l’altro e pare non abbia intenzione di smettere. È bene rammentare, infatti, che Camarda è – in ordine – il più giovane esordiente della serie A a 15 anni, 8 mesi e 15 giorni dopo essere subentrato a Luka Jovic in Milan-Fiorentina il 25 novembre 2023; il più giovane italiano di sempre ad esordire in una coppa europea a 16 anni e 226 giorni sostituendo Alvaro Morata in Milan-Bruges il 22 ottobre 2024; il più giovane marcatore di sempre in gare del campionato di serie A (17 anni, 6 mesi e 18 giorni), con la maglia del Lecce nella partita del 28 settembre scorso contro il Bologna e ora, dulcis in fundo, anche il più giovane giocatore di sempre a segnare con l’Under 21 a 17 anni e 7 mesi.
Insomma, un palmarès niente male per l’attaccante classe 2008, in prestito al Lecce dal Milan, che commenta così la rete contro la Svezia ai microfoni di Rai2: “Sono contentissimo, per prima cosa per la prestazione che abbiamo fatto come squadra. Il gol? Non sapevo che il c.t. non fosse un amante (del cucchiao n.d.r.) Mi è andata bene, sono rischi che un giocatore si prende”.
La Nazionale intravede il Mondiale e Pio segna tra i grandi
Non ha fatto di certo meraviglie la Nazionale di calcio maggiore, impegnata nella fase a gironi per l’accesso ai Mondiali di calcio ma ha fatto sicuramente il suo e, di più, forse non poteva. Ha fatto il suo dovere in Estonia la Nazionale del c.t. Gattuso senza affanni ma senza gloria. Un 3-1 contro la nazionale estone che può farci mettere l’anima in pace perché, a meno di un rovinoso scivolone a Udine martedì contro Israele, l’Italia giocherà il terzo play-off di fila per guadagnarsi il Mondiale.
Nulla da ridire – fatta eccezione per la clamorosa papera di Donnarumma che regala un gol a Sappinen sul 3-0 – ai nostri azzurri che, in quel di Tallin, vanno a rete con tutti i nostri centravanti: Kean, Retegui e persino il giovane Pio Esposito che, a 20 anni, segna il gol del 3-0, il primo con l’azzurro della nazionale maggiore, dopo essere entrato nel secondo tempo. I tre gol, una condizione fisica decisamente migliore rispetto a settembre, un equilibrio ritrovato sin da subito e il forte coinvolgimento della squadra sono tutti segni di una sorta di Rinascimento della squadra azzurra ad opera del c.t. che parte con ben tre vittorie nelle prime tre della sua era sulla panchina azzurra. Un ottimo lavoro, finora, quindi, quello di Gattuso – e dell’assistente Bonucci – che sembra aver avviato un processo di ricostruzione per una squadra che sogna di tornare grande.
E intanto che i sogni sono ancora nel cassetto, va bene così per Azzurri e Azzurrini che continuano, nonostante le fatiche, a regalare spettacolo ed emozioni.