Avanti verso la qualificazione

Battuta la Bulgaria, ma come al solito, se non mantenessimo l’incontro sul minimo vantaggio indispensabile, tenendo gara e qualificazione sulla corda, non saremmo probabilmente l’Italia
Italia

Il vento siciliano spinge l’Italia verso Euro 2016: la nazionale di calcio guidata da Antonio Conte supera per 1-0 la Bulgaria, già eliminata ora, confermandosi alla guida del Girone H con 18 punti, in vantaggio sulla Norvegia di due, quando mancano due gare al termine delle qualificazioni.

 

Chi ben comincia…

Davanti all’appassionata platea di un Renzo Barbera di Palermo che accoglie tra gli applausi l’inno bulgaro, l’inizio azzurro è agonisticamente rabbioso: rispetto allo scialbo 1-0 di Firenze, contro Malta, di tre giorni fa, i nostri ragazzi aggrediscono il campo e sfiorano il gol al primo minuto con Pellè, tiro ravvicinato parato, e la ribattuta poco alta sulla traversa di El Shaarawy, riproposto da Conte sull’esterno sinistro offensivo. Ottimo presagio: se il primo affondo va di poco a vuoto, pochi minuti dopo Candreva viene abbattuto ingenuamente in area, provocando il rigore che De Rossi, preferito a Pirlo davanti alla difesa, trasforma impeccabilmente dopo una prima ripetizione.

 

Cambia musica

Sono cinque le modifiche apportate da Conte rispetto a Malta: ottimo tra queste il contributo di Parolo a centrocampo nel terzetto con Verratti e al già citato De Rossi. Se El Shaarawy sulla sinistra sembra tornare “Il Faraone” per dinamismo e intraprendenza, De Rossi appare l’emblema di una squadra le cui gambe reggono, garantendo dominino e macinando gioco. Dovremmo segnare il secondo gol, e lo meriteremmo, invece proprio De Rossi perde ingenuamente un pallone sulla trequarti lanciando al 19° un contropiede bulgaro che ripropone Buffon nella sua maestosa imbattibilità: sul diagonale dal limite di Mitsanski, il nostro capitano, alla presenza 150 in azzurro, sventa allungandosi da campione all’angolino. D’altro canto, se non mantenessimo l’incontro sul minimo vantaggio indispensabile, tenendo gara e qualificazione sulla corda, non saremmo probabilmente l’Italia: lo stesso De Rossi poi perde la testa nel secondo tempo facendosi cacciare per uno stolto fallo di reazione su Mitsanski, anche lui espulso, in una gara che i bulgari non sembravano volere spodestare dalla sua tranquillità.

 

Ed ora?

Due 1-0 diversi che valgono sei punti, il primato e un allungo di +4 sulla terza (la Croazia, che potrebbe riportarsi a -3 in caso di verdetto favorevole sulla penalizzazione). La formazione della seconda gara è parsa più “azzeccata”: Candreva ed El Shaarawy sulle fasce d’attacco hanno assicurato spinta e ripiegamenti, De Rossi davanti alla difesa ha sempre dato il meglio di sé e Verratti è apparso più incisivo più a tutto campo. Confermata la difesa a quattro: Bonucci e Chiellini centrali assicurano se non altro esperienza internazionale, mentre sulle fasce possiamo attenderci la crescita dei vari De Sciglio, Darmian, Santon e Florenzi. L’attacco, guidato in queste due occasioni da Graziano Pellè, centravanti vecchia maniera che non ha trovato spazio nel nostro campionato, è uno dei meno celebri della nostra storia sportiva per il poco blasone dei nomi coinvolti: chissà che non tornino utili il talento di Giuseppe Rossi e Mario Balotelli, rientrato al Milan dopo l’inconcludente esperienza al Liverpool. Il primo, a Firenze, dovrebbe fare pace con la propria affidabilità fisica, durissimamente provata negli ultimi anni, il secondo con quella caratteriale, che peraltro proprio nell’ultimo finesettimana gli è costata il ritiro della patente per eccesso di velocità.

 

In attesa di conferme, l’ottava vittoria su nove gare a Palermo sospende per più di un mese le qualificazioni azzurre: appuntamento al 10 e al 13 Ottobre contro Azerbaijan e Norvegia, prima di tentare l’assalto alla Bastiglia del calcio la prossima Estate.

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