Argentina. Progetto carceri e reinserimento

Dal recupero della parola alla libertà. E l'indice di recidività precipita.

Ottimi risultati per i corsi universitari avviati all’interno di tre unità penitenziarie della provincia argentina di Buenos Aires, presso la località di San Martín. Si tratta di un complesso penitenziario con un totale di 2.400 detenuti, all’interno del quale si è stabilito il centro universitario San Martín dove si tengono corsi di sociologia, storia, diritti umani e operatore pc.

 

Le lezioni sono rivolte ai reclusi come agli agenti di custodia, dato che in entrambi i casi si riscontra la necessità di migliorare il livello di istruzione. Secondo il centro universitario di Devoto dell’Università di Buenos Aires, l’indice di recidivia dei detenuti che tornano in libertà è sceso dal 30 al 2,7 per cento tra coloro che frequentano corsi di studio.

 

Per Marcelo Prado, docente di psicologia sociale e tra i pionieri di questa iniziativa che si avvale di anni di esperienza della pastorale carceraria, questi risultati sono da attribuire anche al “recupero della parola”: il detenuto proviene spesso da situazioni di emarginazione dove è carente anche del linguaggio adeguato per esprimere il proprio vissuto, e spesso questa impotenza si manifesta in razioni violente. Per il direttore dell’istituto di pena, Claudio Molina, il concorso tra studi, attività sportiva e lavoro sta portando un significativo cambiamento del clima all’interno del carcere.

 

(AB_Ciudad Nueva_Argentina_2009/11/29)

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