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Cultura > In punta di penna

Anche i duri s’innamorano

di Michele Zanzucchi

- Fonte: Città Nuova

Michele Zanzucchi, autore di Città Nuova

Vladimir Putin ha dichiarato di essere innamorato. Anche i cinici possono amare, verrebbe da dire. L’uso dei sentimenti in politica non è nuovo ed è quasi sempre l’ennesimo stratagemma per acquisire consensi

Il presidente russo Putin durante la sua conferenza stampa annuale in diretta con i media federali, regionali e stranieri russi presso la sala forum Gostiny Dvor a Mosca, Russia, 19 dicembre 2025. Il presidente russo Vladimir Putin il 19 dicembre tiene la sua conferenza stampa di fine anno e l’evento televisivo “Linea diretta con Vladimir Putin”, dove risponderà alle domande dei cittadini incentrate su questioni interne. Ansa EPA/SERGEI ILNITSKY

L’argomento della vita sentimentale di Vladimir Putin era emerso pubblicamente già in un’occasione nel 2014. Durante la consueta conferenza stampa di fine anno nel dicembre 2014, un giornalista chiese al presidente russo se avesse tempo per una vita privata. Putin rispose con un aneddoto riguardante un colloquio avuto con un “amico europeo” (di cui non fece il nome) che gli aveva chiesto: “Sei innamorato?”. Lui rispose: “Sì”. L’amico chiese ancora: “E qualcuno ti ama?”, e lui rispose di nuovo affermativamente. Dopo aver raccontato l’aneddoto, Putin disse ai giornalisti: “Tutto è a posto, non preoccupatevi”, confermando implicitamente di avere una relazione sentimentale stabile.

Nonostante questa ammissione, Putin non ha mai rivelato l’identità della persona in questione. La sua vita privata è trattata come un segreto di Stato in Russia. Nel 2013, Putin e sua moglie Ljudmila Škrebneva avevano annunciato ufficialmente il loro divorzio dopo 30 anni di matrimonio. Da anni circolavano voci mai confermate ufficialmente dal Cremlino su una sua relazione con l’ex ginnasta olimpica Alina Kabaeva. Molti media internazionali sostenevano che i due avessero anche dei figli, ma la presidenza russa ha sempre smentito o rifiutato di commentare.

Putin ha reiterato le sue esternazioni sentimentali il venerdì 19 dicembre 2025, ancora durante la sua consueta conferenza stampa annuale, una maratona televisiva durata oltre 4 ore. Vladimir Putin ha sorpreso nuovamente il pubblico tornando a parlare del suo lato privato con una battuta molto simile a quella del 2014. Verso la fine dell’incontro, tra domande su economia e geopolitica, una giornalista ha colto l’occasione per fargli una domanda più personale, chiedendogli se fosse innamorato. Putin ha risposto con un secco e lapidario “sì”.

Come spesso accade in queste occasioni, il presidente ha alternato momenti di estrema rigidità a intermezzi più leggeri, quasi studiati per mostrare un volto più umano e sereno ai cittadini russi. Oltre alla questione sentimentale, Putin si è lasciato andare a diverse divagazioni curiose sulla sua vita quotidiana: ha così dichiarato di vivere in un appartamento con mobili che risalgono ai tempi di Eltsin – «sono cambiate probabilmente solo le sedie», ha scherzato –, prima di ammettere di lavorare troppo e di andare a dormire tardi, definendolo un comportamento “sbagliato e inappropriato” rispetto alle norme su una buona cura della salute. Ha pure rivelato che, sebbene gli piaccia guidare, a volte non ricorda nemmeno il numero di targa della sua auto.

Perché lo fa? Tali pillole di vita privata servono solitamente a bilanciare l’immagine del leader forte, impegnato nel conflitto in Ucraina e nelle tensioni con l’Occidente. Un tentativo di umanizzazione. Anche in quest’ultima occasione, pur ammettendo di essere innamorato, non ha fatto nomi, alimentando il consueto mistero che circonda la sua presunta relazione con l’ex ginnasta Alina Kabaeva.

I grandi leader, e tra questi Putin, sanno farcire le loro prose e le loro interviste con vaghissimi accenni a sentimenti e dettagli personali per cercare di conquistare i propri sostenitori con una serie di ammissioni di umanità che contrastano con la nomea di leader “sanguinario” (espressione usata dall’ex presidente Biden, come ci ricordiamo). Anche Trump usa queste strategie, in modo estremamente più ampio di quanto non faccia il suo omologo russo, mentre Xi e Modi, gli altri due leader “globali” sono molto più riservati, e non scendono mai in racconti meno che ufficiali. Al massimo, concedono qualche risolino appena accennato, oppure lasciano immaginare lasciando nel vago le loro vere sensazioni e i loro sentimenti. Ma non ci si inganni, sono tutte manovre fatte ad arte, non c’è nulla di sincero, non c’è nessuna volontà di umanizzare la politica. Strategie politiche e comunicative, nient’altro. I grandi di questo mondo di solito si lasciano andare a confidenze vere solo nel momento in cui sono ex-grandi.

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