Il nodo alla gola, la tristezza di sottofondo, il non senso. Ci sono giorni in cui tutto è confuso, l’amore non corrisposto o l’amore che (per vari motivi) non trova una strada del possibile cede il passo al vuoto. Questa sensazione di perdita può spaventare, può essere talvolta così dolorosa da far pensare “mai più”, mai più mi innamorerò, oppure, “finisce sempre così”, o anche “avrò fatto bene? Cosa c’è che non va in me?”.
Allontanarsi da una persona per cui si prova un sentimento d’amore è complicato, c’è chi reagisce cercando di mantenere un contatto con un movimento di separazione graduale e chi preferisce non vedersi e non sentirsi perché la vicinanza è troppo sofferta. Quando ci si innamora, l’altro è una costante nei pensieri, fa battere il cuore sentire anche solo la sua voce o immaginare scene vissute o cose dette.
L’amore romantico è quello che più amiamo, adrenalina e dopamina allo stato puro, una droga pesante che ci riempie di energia e vitalità. La cosa sorprendente è che tutto ciò non ha età, può succedere in qualsiasi momento della vita e travolge inaspettatamente. Quando scatta qualcosa di particolare guardando un’altra persona, si muovono tantissime cose al livello inconscio, il nostro mondo interno ha un tumulto. Certe volte questo avviene anche in situazioni in cui occorre fare scelte difficili come per Roberto che è fidanzato con Tiziana da tanti anni e hanno in progetto di sposarsi, durante il lavoro ha incontrato un’altra donna molto interessante di cui pensa di essersi innamorato. È tutto molto emozionante, fatto di sguardi e complicità.
Si trova al bivio, lasciare la donna con cui ha un progetto di vita o dare spazio ad una nuova storia? Il dubbio è forte, le emozioni sono contrastanti. Da una parte un rapporto solido con un amore maturo e dall’altra la magia dell’innamoramento. Poi, c’è anche Gloria innamoratissima di Federico che è già sposato.
Ci sono Gabriele e Elena che stanno verificando un rapporto a distanza, in cui i Km sembrano dei muri (soprattutto in tempo di pandemia). Poi ci sono Amalia e Gioele che si chiedono se portare avanti un matrimonio, dopo un aborto decidono di non cercare più una gravidanza, il loro progetto di vita entra in crisi, fino ad ora si immaginavano con una grande famiglia insieme e poi vengono a mancare le coordinate. Sono solo alcuni esempi di vita in cui l’amore non si sa più dove sia andato, che forma o direzione abbia assunto.
C’è tanto amore, ma ci sono sentimenti e desideri contrastanti, strade difficili da prendere, l’amore si miscela alla sofferenza. Ciascuna di queste persone prenderà una decisione e una direzione, ognuno a suo modo e come coppia, non serve sapere come si sono risolte queste situazioni, mi soffermo sul limbo della scelta. È questo il momento in cui l’adulto che è dentro ciascuna persona prende la regia della vita, negozia tra dovere e piacere, ricerca la soluzione, non è detto che sia la più semplice o la più difficile, ma quella “buona” che integra testa e cuore. A volte lo sconto sarà amaro, qualsiasi decisione verrà presa ci sarà una perdita, un lutto più o meno grande da elaborare, un nuovo significato da dare agli eventi e alla vita.
Una cosa è certa, l’amore può continuare a vivere se gli diamo la possibilità, se da tutte queste (e altre) situazioni se ne trae qualcosa, una crescita, nuova consapevolezza di sé e delle relazioni. La delusione insegna, il vuoto della perdita ci dice che al di là di tutto quell’incontro ha lasciato qualcosa di bello e importante. Con ogni persona che incontriamo se lo scambio è sincero lasceremo un po’ di noi stessi e ci porteremo qualcosa dell’altro, scoprendo una nuova parte di noi.
Donata Francescato in “Quando l’amore finisce” scrive: «ogni separazione, intesa come evento, può essere un momento di crisi che porta ad un’ulteriore maturazione psichica oppure a una regressione, un’involuzione. Tutti dobbiamo, nel corso della nostra esistenza, affrontare separazioni da persone, oggetti o aspetti del proprio sé che comportano un’esperienza di perdita e di lutto».
Il modo in cui reagiamo influenzerà successivamente il modo in cui soddisferemo i nostri contraddittori bisogni di individuazione e appartenenza, se sapremo essere individui autonomi e se sapremo far parte di un “noi”. Qualsiasi sia la decisione, qualsiasi scelta sarà “giusta” in questo momento della vita, curiamo le ferite, accarezziamo con compassione la nostra parte sofferente; vale sempre la pena di amare!