Stamani mi sono recato a Varese per dare l’ultimo saluto alla nostra collaboratrice Alma Pizzi, a nome della nostra redazione e anche di tutti voi, lettori di Città Nuova e di Città Nuova Online. Nella Basilica di San Vittore, a Varese, non si poteva letteralmente entrare tanta era la calca di persone che affollavano la chiesa, per la celebrazione dei funerali officiata da mons. Luigi Stucchi, vicario episcopale di Varese.

 

Ha detto il vescovo: «Il Signore ha visto che il disegno di Alma era già compiuto, nonostante lei si stesse ritemprando per ributtarsi nella sua vita molto intesa». E ha sottolineato come tutta la vita di Alma fosse stata una testimonianza di fede cristiana, corroborata dalla sua partecipazione alla vita del Movimento dei focolari. E ha ricordato un incontro avvenuto con Alma e altri focolarini a Varese , il 13 aprile 2004. Ha aggiunto: «Alma ha vissuto la sua testimonianza cristiana in cerchi sempre più ampi, dalla famiglia sino ai diversi livelli della società. È stata una donna coraggiosa, sapiente, forte e determinata».

 

Il marito Claudio e le figlie Cristina, Cecilia e Chiara, erano attorniati dalla famiglia, da amici, conoscenti, politici, membri di associazioni di volontariato, focolarini e ciellini (da sempre vicini alla famiglia), comunicatori di NetOne di cui Alma era una fiera animatrice. Ognuno aveva la sua piccola testimonianza da portare, un incontro con Alma da ricordare, una parola detta da lei nelle circostanze più varie da ripetere.

 

Noi di Città Nuova amiamo ricordarla sempre pronta a rispondere alle nostre esigenze, attenta a cogliere nel suo vissuto quegli incontri con il bene, e con il bene comune, che potevano ispirarle un articolo, una intervista, una riflessione. La gente accorsa alla basilica di San Vittore dicevano la dimensione direi ecumenica, universale della vita di Alma.