Alla Fincantieri di Sestri arriva il “Pane quotidiano”

La solidarietà della città verso i cassintegrati attraverso una raccolta spontanea di viveri che soccorrerà un migliaio di persone
Fincantieri Sestri
 «Convocare un tavolo di lavoro governo, azienda, sindacati e istituzioni per definire entro la fine di marzo un piano capace di dare continuità produttiva del cantiere di Sestri Ponente». È questa la proposta del governatore della Liguria Claudio Burlando al presidente della Repubblica Napolitano. Fra poco più di due mesi è prevista la consegna dell’ultima nave in costruzione, la Oceania Riviera. Dopo, il nulla. Il Capo dello Stato per telefono ha manifestato apprezzamento e condivisione sulla proposta espressa dal presidente sulla vicenda Fincantieri. Si cercano soluzioni alternative e urgenti. Certamente la priorità assoluta per Fincantieri è la costruzione navale, ma vanno anche trovati altri progetti innovativi e, da ultimo, aprire alla riparazione del grande naviglio.
 
Attualmente i lavoratori dello stabilimento di Sestri Ponente, dopo una lunga assemblea, hanno deciso di sospendere lo sciopero che per tre giorni aveva paralizzato tutte le attività del cantiere. La mobilitazione comunque prosegue e, se non verrà destinata una nuova commessa gli operai del cantiere sono pronti a bloccare la consegna dell’ultima nave in lavorazione. Da Roma intanto fanno intendere che potrebbe avvenire presto l’incontro tra istituzioni e sindacati, nella sede del ministero dello Sviluppo economico.
 
Di fronte a questa situazione, dopo l’appello del Cardinal Bagnasco a governo e parti sociali sulla salvaguardia del posto di lavoro, un gruppo di persone della società civile si è mobilitato per un’azione concreta a sostegno dei lavoratori. Un’iniziativa che a macchia di leopardo, sta coinvolgendo sempre più famiglie e singole persone. Renato, un amico del Movimento dei focolari ce la spiega così : «Parlando con un sacerdote, questi mi domandava, se non fosse il caso di portare nei cantieri navali la statua della Madonna della Guardia, la protettrice della città. Mi pareva un’idea bella, ma pensavo anche che Maria lì si sarebbe “data da fare”, si sarebbe rimboccata le maniche per cercare come dar da mangiare – ad esempio – ai cassintegrati e a quelli in mobilità». “Cercare da mangiare” diventa il chiodo fisso di Renato che condivide l’idea con alcuni amici, il cappellano dei cantieri, i sindacati  che si sono autoconvocati per confrontarsi sul  progetto e dare il loro assenso. Così è partita l’operazione, attraverso “Pane quotidiano”, una onlus della città. Si è trattato di trovare cibo per almeno un migliaio di persone, a stipendio ridotto o nullo. Si è contattata una ditta alimentare che subito ha messo a nostra disposizione oltre una tonnellata di pomodori pelati, di pane, biscotti e pasta. Per depositare le vivande, il presidente della circoscrizione del Levante ha messo a disposizione un magazzino vuoto, proprio di fronte all’ingresso degli stabilimenti navali.
 
Ma Renato non è del tutto soddisfatto: guarda la provvista arrivata e non trova, latte, zucchero, olio, formaggi. Perché non proporre una raccolta solidale di questi prodotti, al circolo dei dipendenti della Regione Liguria? Detto fatto. A giorni inizierà la distribuzione e con questa l’inizio di un’ azione di grande portata, dove tante persone semplici hanno dato, e daranno sollievo a tante famiglie in difficoltà.
 

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