Ad Onna consegnate le prime abitazioni

Grazie all'impegno congiunto della Croce Rossa e della provincia di Trento, il nuovo villaggio dimostra l'efficacia della cooperazione tra associazioni, enti e istituzioni.

Onna è stata scelta per la forza simbolica che conserva nella tragedia del sisma abruzzese: è il paese con la più elevata percentuale di morti sul totale degli abitanti. E infatti nessuno ha avuto da ridire. Anzi, tutti, e i terremotati abruzzesi per primi, hanno gioito per la consegna delle prime abitazioni (in legno) ai conterranei del piccolo borgo.

 

Il nuovo villaggio, costruito ad un centinaio di metri dalle case devastate dal terremoto, è stato finanziato dalla Croce rossa e realizzato dalla Provincia di Trento. È un risultato importante e costituisce un’iniezione di fiducia per quelle popolazioni. Tanto più che il progetto non rientrava nei piani di ricostruzione del governo e la sua successiva inclusione è il frutto della mobilitazione dei cittadini di Onna, fermi nella decisione di non allontanarsi dalle loro pur disastrate abitazioni.

 

La consegna manifesta in modo esemplare quanto efficace possa risultare il concorso di associazioni, enti ed istituzioni di vario livello al raggiungimento di un obiettivo (le prime case) che sta a cuore a tutti.

«È un successo del Sistema Italia», ha sottolineato il responsabile nazionale della Protezione civile Guido Bertolaso. Appunto. Ci sarebbe piaciuto allora aver visto, in quello scenario ancora intensamente drammatico, un presidente del Consiglio che assiste alla consegna delle chiavi delle prime abitazioni e mette in luce generosità e impegno degli organismi che hanno reso possibile la costruzione.

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