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Accordo di reciproca difesa tra Londra e Berlino: cosa c’è dietro?

di Clemens Behr

- Fonte: Città Nuova

La Germania e il Regno Unito vogliono collaborare più strettamente in materia di armamenti e difesa. Come si è arrivati a questo? E qual è il loro obiettivo?

Nella foto, da sinistra, il primo ministro britannico Keir Starmer e il cancelliere tedesco Friedrich Merz si stringono la mano dopo aver siglato un accordo di amicizia tra i due Paesi, 17 July 2025. Ansa, EPA/JAIMI JOY / POOL

Gli accordi di amicizia vengono stipulati quando le relazioni tra due Paesi sono tese. A seguito della Brexit, le relazioni tra Regno Unito e Germania si erano notevolmente raffreddate, il commercio era crollato e le gite popolari delle scolaresche tedesche nelle isole britanniche erano diminuite dell’80%. Il cancelliere Olaf Scholz voleva quindi già firmare un accordo con il primo ministro britannico Keir Starmer, ma a causa della rottura del “governo a semaforo”, non ci era riuscito. Così, il 17 luglio, il suo successore Friedrich Merz ha suggellato un accordo di amicizia di 27 pagine con Starmer.

Che cosa dice? Entrambi i Paesi vogliono fare di più per combattere la criminalità transfrontaliera, compreso il traffico di esseri umani, al fine di arginare la migrazione. Inoltre, intendono affrontare le cause della migrazione irregolare, con aiuti umanitari nei Paesi di origine. Insieme, vogliono sviluppare le risorse energetiche nel Mare del Nord e collaborare allo sviluppo di infrastrutture per l’idrogeno e per ridurre l’anidride carbonica (CO2), nonché per la protezione dell’ambiente, per l’alta tecnologia e il finanziamento economico. Tra dieci anni, ci sarà un collegamento ferroviario diretto tra Berlino e Londra. Poiché il Regno Unito non fa parte dell’area Schengen, i viaggi tra i due Paesi torneranno a essere più facili dopo oltre cinque anni dall’uscita del Regno Unito dall’UE. In particolare, si intende promuovere gli scambi giovanili consentendo alle scolaresche di attraversare le frontiere senza visto a partire dalla fine del 2025.

In termini di armamenti e difesa, Berlino e Londra vogliono collaborare più strettamente allo sviluppo di sistemi aerei senza pilota, alla sicurezza sottomarina nel Mare del Nord e sul fianco orientale della NATO. In futuro, vogliono anche sviluppare un missile con una gittata di 2.000 chilometri per diventare più indipendenti dagli Stati Uniti e aumentare le capacità di deterrenza e di difesa contro la Russia. Le attrezzature di difesa prodotte congiuntamente dovrebbero essere più facili da esportare, cosa che in precedenza era resa difficile dalle rigide norme sull’esportazione della Germania.

Le critiche al trattato e ai piani di armamento sono limitate nei media tedeschi. Forse anche perché Merz aveva già deciso di spendere diverse centinaia di miliardi di euro in infrastrutture, difesa e protezione del clima con una maggioranza di due terzi nel Bundestag, il Parlamento tedesco, prima della sua elezione a cancelliere avvenuta a marzo. E ancora prima, nell’ottobre 2024, i ministri della Difesa di Germania e Regno Unito, Boris Pistorius e John Healey, avevano già firmato un accordo a Londra, preparando così la parte relativa alla difesa del trattato di amicizia che ora è stato concluso.

Il primo ministro britannico Starmer aveva firmato un trattato simile a quello con Merz con il presidente francese Emmanuel Macron circa una settimana prima. In quanto membri della NATO, tutti e tre i Paesi sono già obbligati a fornire assistenza militare in caso di conflitto dell’alleanza. I trattati possono quindi essere visti anche come un segnale a Trump e Putin del fatto che Berlino, Parigi e Londra stanno facendo fronte comune in materia di sicurezza europea. I loro progetti concordati bilateralmente dovrebbero essere aperti anche ad altri alleati e Paesi dell’UE.

Per quanto riguarda la sicurezza, il cancelliere tedesco Merz ha il sostegno della maggioranza della popolazione: molti tedeschi dubitano che gli Stati Uniti di Donald Trump siano davvero al fianco dei Paesi dell’UE in caso di un attacco militare. Tra i due terzi e i tre quarti di loro temono che Putin possa estendere la guerra con l’Ucraina ad altri Paesi dell’UE. Per questo motivo circa lo stesso numero è favorevole a un aumento delle spese per la difesa, persino se per farlo la Germania deve accollarsi un debito aggiuntivo.

 

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