A Taranto ancora non c’è la giunta

Nel comune pugliese si procede a rilento: a causa di alcune contestazioni, solo qualche giorno fa c'è stata la proclamazione degli eletti
ippazio stefano sindaco di taranto

Ad un mese dalle elezioni, nel comune di Taranto la nuova amministrazione procede con lentezza. Anche se il sindaco non è cambiato – è infatti stato riconfermato Ippazio Stefano – solo qualche giorno fa è stata effettuata la proclamazione ufficiale degli eletti, in quanto le schede elettorali erano state riesaminate dalla competente commissione dopo le proteste di alcuni candidati.
 
Per la giunta, invece, si dovrà attendere ancora qualche giorno: sarà formata da otto assessori, che dovranno mettersi subito al lavoro per affrontare le urgenze del territorio. L'impegno per la tutela ambientale, su cui si é incentrata la maggior parte della campagna elettorale, deve rivelarsi adesso adeguato alle aspettative. Un'emergenza che, peraltro, non rappresenta l'unico problema di Taranto che ha molte potenzialità, ma che presenta gravi difficoltà dal punto di vista dello sviluppo economico (si pensi alla crisi delle industrie tra le quali l'Ilva). I due pilastri per la crescita sono rappresentati dall'attività portuale e dal turismo. «Lo sviluppo del porto e di conseguenza dei traffici con l'Oriente mediante le navi di trasporto dei container, possibile se sarà portato a termine il dragaggio dei fondali – afferma l'avvocato Giuseppe Barbaro, membro dell’Osservatorio nazionale sulla famiglia e vice presidente della Federazione delle associazioni delle Famiglie cattoliche europee (FAFCE) –, consentirebbe alla città di Taranto un incremento esponenziale del traffico merci. Lo schieramento ambientalista, inoltre, si è diviso. In totale ci sono stati 11 candidati sindaci alle ultime amministrative, a sottolineare da una lato, per alcuni, un segno di democrazia, ma in realtà leggibile anche come una carenza di iniziative unitarie finalizzate alla costruzione del bene comune».
 
Tra le attese per il nuovo mandato elettorale del sindaco e della giunta la città auspica un celere rilancio dell'economia con nuove opportunità di lavoro. Tra continuità e innovazione Ippazio ha dichiarato che terrà conto del parere degli alleati, individuando specifiche professionalità.
 
«Rispetto ai programmi del vecchio governo cittadino che comprendevano l'attuazione di politiche di sostegno alla povertà, prosegue Barbaro, sarebbe opportuno prevedere non tanto e non solo la ricerca di nuove risorse economiche, ma anzitutto l'organizzazione di una migliore distribuzione delle stesse. Sarebbe importante l'istituzione di una consulta delle associazioni familiari per progettare specifiche politiche familiari, attualmente carenti, per favorire la nascita di nuove famiglie».

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