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Un Natale senza di te

di Dorotea Piombo

- Fonte: Città Nuova

Quando il lutto si intreccia con le festività, il dolore può diventare ancora più difficile da affrontare. Ma è sempre possibile vivere il Natale in altri modi.

Foto Pexels alina-grabovskaya

Le festività natalizie sono tradizionalmente associate a gioia, celebrazioni e riunioni familiari. Tuttavia, per chi ha subito una perdita, questo periodo può accentuare il senso di solitudine e tristezza. Le feste, con la loro atmosfera di gioia e condivisione, possono rappresentare un periodo particolarmente difficile per chi ha vissuto una perdita recente. Quindi il lutto durante il Natale, a volte può assumere una connotazione psicologica unica, intrecciandosi con la pressione sociale di essere felici e la riattivazione dei ricordi legati al defunto/a. Il lutto è un processo complesso che può essere amplificato durante le festività, un periodo in cui le emozioni sono accentuate, la nostalgia per le tradizioni passate e l’assenza dei propri cari possono intensificare il dolore.

Gigi ha sempre amato il periodo natalizio, le luci scintillanti, le melodie festive e le riunioni familiari hanno sempre portato calore e gioia al suo cuore. Tuttavia, quest’anno è diverso. Durante il mese di dicembre, Gigi perde la sua amata madre dopo una lunga battaglia contro una grave malattia. La sua scomparsa lo lascia in uno stato di profondo dolore e smarrimento. Mentre le festività si avvicinano, Gigi si trova a confrontarsi con un misto di emozioni: ogni decorazione, ogni canzone natalizia, gli ricorda i Natali passati, trascorsi in compagnia della madre, e amplifica il senso di vuoto che sente.

La sua casa, che una volta risuonava di risate e allegria, ora sembra silenziosa e vuota. Gigi si sente sopraffatto dalla tristezza e dalla solitudine e l’idea di festeggiare il Natale senza la madre gli sembra insostenibile. Tuttavia, sa che la madre avrebbe voluto che lui continuasse a vivere e a trovare la felicità anche nei momenti difficili. Con il sostegno della sua famiglia e degli amici, decide di affrontare il dolore e di cercare modi per onorare la memoria della madre.

Secondo Elisabeth Kübler-Ross, famosa per il suo modello delle cinque fasi del lutto, l’elaborazione di una perdita è un processo che può essere intensificato durante momenti carichi di significato, come il Natale, e il contrasto tra il dolore interiore e le aspettative di felicità sociale può aumentare il senso della perdita. La psichiatra Elisabeth Kübler-Ross ha introdotto il modello delle cinque fasi del lutto che descrivono il processo emotivo che le persone attraversano quando affrontano la perdita.

Sebbene, originariamente, queste fasi fossero state pensate per descrivere la reazione, nei malati terminali, di una prognosi infausta, queste, sono state successivamente applicate anche a coloro che affrontano vari tipi di lutti, come la morte di una persona cara, la perdita di un lavoro o la fine di una relazione. Le cinque fasi possono anche presentarsi in un ordine diverso da quello descritto, proprio perché il “come viviamo il lutto” è un processo soggettivo e quindi non lineare. Ecco una descrizione delle fasi:

Negazione: in questa fase, l’individuo non riesce a accettare la realtà della situazione e può esprimere incredulità e shock. La negazione serve come un meccanismo di difesa temporaneo che protegge la persona dal dolore immediato della perdita. Frasi comuni in questa fase includono “Non può essere vero” o “Non è possibile”.

Rabbia: la rabbia si manifesta quando la persona inizia a riconoscere la realtà della perdita, e il dolore emotivo si trasforma in frustrazione e rabbia. Questa rabbia può essere diretta verso sé stessi, gli altri, o persino nei confronti del defunto/a. L’individuo può sentire che la perdita è ingiusta e cercare qualcuno o qualcosa a cui attribuirne la responsabilità. Questa fase è caratterizzata da sentimenti di risentimento e amarezza.

Contrattazione: è una fase in cui l’individuo cerca di riprendere il controllo della situazione attraverso tentativi di negoziazione. Questa fase spesso coinvolge pensieri relativi a come la perdita poteva essere evitata o su cosa si sarebbe potuto fare per ritardare l’inevitabile. La persona può rivolgersi a un potere superiore, pregando per un miracolo.

Depressione: La depressione si verifica quando la persona inizia a comprendere pienamente la realtà e la portata della perdita. In questa fase, l’individuo può sentirsi sopraffatto da tristezza, solitudine e disperazione. Questa fase può essere caratterizzata da pianto, problemi di sonno, perdita di appetito e una diminuzione del desiderio di partecipare alle attività quotidiane. La depressione può essere una risposta normale e sana al lutto, ma in alcuni casi può necessitare di un intervento professionale.

Accettazione: è l’ultima fase del lutto secondo il modello di Kübler-Ross. In questa fase, l’individuo comincia a trovare un senso di pace e comprensione rispetto alla perdita. Questo non significa che la persona sia felice o che non provi dolore, ma piuttosto che abbia accettato la realtà della situazione e stia cercando di andare avanti con la propria vita. L’accettazione può comportare la creazione di nuovi rituali o l’inizio di nuove attività che aiutano a onorare la memoria di chi, o cosa, abbiamo perso.

 Esistono alcune strategie per affrontare il lutto anche durante le feste, come ad esempio:

Permettersi di sentire: non c’è una modalità giusta o sbagliata di vivere il Natale dopo una perdita. Consentire a sé stessi di provare emozioni difficili, può essere il primo passo per elaborarle.

Stabilire nuovi rituali: creare nuovi significati legati al Natale può aiutare. Un rituale commemorativo, come accendere una candela o scrivere una lettera al defunto, può essere un modo per mantenere vivo il ricordo e rendere omaggio a chi ha dato la vita per noi.

Supporto professionale: il sostegno psicologico può fornire uno spazio sicuro per esplorare il dolore e sviluppare strategie di coping.

Supporto sociale: anche se il dolore spinge verso l’isolamento, mantenere un contatto con amici e parenti può offrire conforto. Esprimere il proprio bisogno di spazio o di vicinanza è fondamentale.

Mindfulness e cura del corpo: esercizi di mindfulness, come la meditazione o il respiro consapevole, possono aiutare a gestire l’ansia e la tristezza. Anche prendersi cura del proprio corpo, attraverso il sonno e l’alimentazione, contribuisce al benessere generale.

Elaborare il lutto è un percorso personale e complesso, ma anche nei momenti più bui è possibile trovare strumenti per affrontare il dolore e costruire nuove modalità di connessione con il mondo. Il Natale può diventare non solo un periodo di sofferenza, ma anche un’opportunità per onorare il passato e trovare nuovi equilibri. Il tutto durante le feste natalizie rappresenta una sfida psicologica significativa, ma con il giusto supporto e le strategie mirate è possibile affrontarlo. E come ha scritto Henry Scott Holland: «La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro, lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato».

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