Gli appassionati di Star Trek, la famosa saga di fantascienza che ha milioni di appassionati, possono essere contenti: finalmente qualcuno ha cominciato a prendere sul serio il “motore a curvatura” con cui l’astronave Enterprise può compiere viaggi interstellari a velocità maggiori di quella della luce. Il problema per eccellenza, infatti, è proprio questo: come raggiungere le stelle e le galassie vicine in tempi ragionevoli, visto che, come Einstein insegna, non si può andare a velocità maggiore della luce? Attualmente la punta avanzata dell’esplorazione spaziale terrestre è la sonda Voyager1: lanciata nel 1977, dopo aver percorso 19 miliardi di chilometri ha finalmente lasciato il Sistema Solare e tra 70 mila anni raggiungerà la stella più vicina. Un po’ troppo, forse. Ecco allora che Harold White, capo progetto della Nasa, invece di aumentare la velocità della navicella, ha pensato di provare ad alterare lo spazio-tempo in modo da “accorciare” il percorso. Molti sorridono… la Nasa ha comunque deciso di investire 50 mila dollari su questa idea. Non si sa mai!