Elezioni in Basilicata, sfida al “triello”

Piero Marrese (centrosinistra), Eustachio Follia (Volt) e Vito Bardi (centrodestra) sono i tre candidati che nelle votazioni del 21 e 22 aprile si contendono il governo della Lucania
I tre candidati alla presidenza della Basilicata: da sinistra, Piero Marrese per il centrosinistra (foto Michele Zasa), Eustachio Follia per Volt (foto dell'interessato) e l'uscente Vito Bardi per il centrodestra (foto Michele Zasa)
Momenti di tensione, toni accesi, cambi di casacca, liste ricusate e poi riammesse, colpi bassi, alleanze trasversali, il “vigilante etico” che dichiara “impresentabili” dei candidati che invece rivendicano una fedina penale intonsa, e ancora giù accuse al vetriolo e colpi di scena. Insomma, il clima politico dei giorni che precedono l’elezione del presidente della Basilicata lo possiamo definire, per stemperare un po’ l’atmosfera, degno della miglior tradizione del “western all’italiana”. E così eccoli i tre contendenti, Vito Bardi (centrodestra), Piero Marrese (centrosinistra) ed Eustachio Follia (Volt) che si fronteggiano in “triello”, una storica sfida elettorale a tre che vale la conquista della presidenza regionale lucana.
I triellanti in “campo”
Potentino di nascita e plurilaureato ex generale della Guardia di Finanza, Vito Bardi è il presidente uscente della Regione Basilicata. Ha avuto “campo libero” da parte degli alleati e, al motto di “Avanti con orgoglio”, è sostenuto da Forza Italia di cui fa parte, da Fratelli d’Italia, Lega, Unione di Centro-Democrazia Cristiana-Popolari Uniti, Azione, La Vera Basilicata e Orgoglio Lucano.
Piero Marrese, presidente della Provincia di Matera, avvocato nativo e sindaco di Montalbano Ionico, al motto di “Svegliamo la Basilicata” ha compattato il “campo largo” del centrosinistra ed è sostenuto dal Partito Democratico di cui fa parte, dal Movimento 5 Stelle, AVS Alleanza Verdi Sinistra (Europa Verde-Sinistra Italiana-PSI-La Basilicata Possibile), Basilicata Casa Comune e Basilicata Unita.
In “campo autonomo” e con il motto “Restiamo lucani”, concorre il giornalista nativo della città dei Sassi, Eustachio Follia che, presidente materano e coordinatore regionale, ha portato il suo movimento paneuropeo Volt a importanti risultati consiliari e amministrativi.
I programmi elettorali
Bardi punta all’ulteriore sviluppo del comparto imprenditoriale, alla maggiore tutela dei lavoratori dell’industria Stellantis di Melfi e a stanziare più risorse per l’agricoltura. La bassa natalità, il presidente uscente intende fronteggiarla con maggiori aiuti alle mamme che lavorano e più benefici alle famiglie che vivono e lavorano in Basilicata. Soddisfatto della crescita ottenuta nel settore turistico, Bardi rilancia, in tema energetico, i ristori “bonus gas” e “bonus acqua”. In tema di sanità, invece, il presidente forzista, non nega i problemi persistenti, ma vanta anche 1000 assunzioni di personale sanitario. Asso nella manica di Bardi è lo sblocco ottenuto dal governo Meloni dei 945 milioni di euro del Fondo per lo sviluppo e la coesione da impiegare tutti per la Basilicata, «una regione che – conclude Bardi – in questi 5 anni è cresciuta con un aumento del reddito medio e la più bassa inflazione d’Italia, ma i limiti strutturali persistono e sono antichi, dunque c’è ancora da fare, noi però sappiamo bene cosa!».
La sanità e la salute dei lucani sono in primo piano anche per il candidato del centrosinistra Piero Marrese che intende porre fine alle lunghe liste d’attesa ospedaliera e all’emigrazione sanitaria, ricomponendo il piano sanitario e rafforzando i servizi e le professionalità mediche territoriali. Centralità anche alle politiche sociali, mentre per il sito Stellantis di Melfi e tutto l’indotto sono già pronte una strategia e una programmazione «che – dice Marrese − ci faranno ritornare, anche grazie alle Zone economiche speciali (Zes), nuovamente attrattivi e competitivi sul mercato». I “bonus gas” invece vanno dati direttamente dalla Regione alle famiglie, senza passare attraverso le compagnie distributrici e occorre fermare la fuga di cervelli, potenziando l’offerta formativa universitaria con più specialistica per ragazzi e incrociando la richiesta del tessuto imprenditoriale lucano. «Tutto ciò è quanto ci vuole – conclude Marrese − per svegliare la Basilicata in questa nuova primavera!»
Eustachio Follia parte dall’obiettivo di garantire a tutti i cittadini la possibilità di potersi curare nello stesso modo, indipendentemente dal proprio status sociale, economico e culturale. La formazione scolastica e universitaria, poi, per il presidente materano dei Volt, deve essere più qualificata e in sinergia con la domanda di lavoro delle aziende locali che a loro volta vanno sincronizzate con le aree di sviluppo turistico. Follia propone poi la creazione, nel nord della Basilicata, del circondario a quattro lati fatto dalle città di Melfi, Lavello, Rionero in Vulture e Venosa, costituendo dopo Potenza e Matera anche la “Provincia del quadrilatero”. Questa terza provincia – spiega Follia – costituita da aree in tutto omogenee tra loro, in controtendenza rispetto al resto della Lucania e non soggette a spopolamento, consentirebbe all’intera regione di produrre e attrarre maggiori risorse economiche e intercettare molti più fondi nazionali ed europei. Il tutto conservando sempre la nostra identità di lucani».
Date, dati e curiosità elettorali
Le elezioni regionali in Basilicata avranno dunque luogo il 21 (dalle 7 alle 23) e il 22 (dalle 7 alle 15) aprile, e si svolgeranno in un turno unico perché sarà eletto presidente chi conquisterà la maggioranza relativa dei voti. Molti consensi li ha già ricevuti sin da ora la regola della “doppia preferenza di genere”: chi vota può esprimere nella lista prescelta due preferenze, ma se la prima la dà a un candidato uomo, la seconda la deve dare obbligatoriamente a una candidata donna e viceversa. Non è invece previsto il voto disgiunto, cioè non è consentito votare insieme per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro. Le statistiche infine ci dicono che dei 257 contendenti di lizza (due candidati e Follia sono in lista bi-provinciale), 109 sono donne (42% circa) e 148 sono uomini (58% circa): un apprezzabile progresso in quota rosa, oscurato però dall’assenza di una candidata donna alla presidenza della regione Basilicata, sebbene l’Italia e l’Unione europea raccontino di una governance politica tutta al femminile.

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